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Una spettacolare visione notturna di Lumezzane |
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Mi sono ritrovata recentemente quasi per caso a Lumezzane invitata da amici alla festa di fine anno scolastico della scuola professionale per elettricisti ed estetiste “Don Tedoldi”. Ero un po’ prevenuta, mi aspettavo una delle solite feste frequentate più per dovere e compiacenza che per sincero desiderio di presenza. Una sorpresa! Ho seguito uno spettacolo partecipato dagli studenti e da un pubblico fatto non solo da parenti. Ho visto il coraggio di ragazze che non corrispondono “esattamente” al modello televisivo delle varie veline, meteorine e non so bene che altro, esibirsi ballando in calzamaglie colorate, sorridendo, sentendosi sicure più del loro spirito che del loro fisico. Ragazzi suonare strumenti da loro costruiti nel laboratorio della scuola.
La curiosità mi ha spinto a parlare con qualche genitore ed ho scoperto che lo spettacolo era il momento finale di un progetto più ampio che aveva visto i ragazzi impegnati in un laboratorio sperimentale di liuteria e animazione musicale proposto all’interno della scuola. In poche settimane questi ragazzi, con l’aiuto di un insegnante, hanno imparato a suonare alcune canzoni senza conoscere la noia delle lezioni di musica insegnata solo in modo teorico. Un rapporto educativo ed allo stesso tempo ludico. Tamburi di legno compensato, percussioni fatte con scatole di latta, una specie di contrabbasso e le chitarre da loro costruite; ecco gli strumenti usati per questo spettacolo sorprendente! Certo, musica elementare ma suonata con gran partecipazione da ragazzi di 15/16 anni, emozionati ma anche orgogliosi e sorpresi di essere capaci di avere, insieme, realizzato qualcosa. Sono sicura che a loro resterà il senso della collaborazione ad un progetto comune che oggi sarebbe di grande aiuto anche alla nostra società di adulti.
Lidia Chiarini |