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Una lunga storia di Tradizioni ed emozioni a partire dalla data di Fondazione: era il 1960. Gli Obiettivi: condecorare con manifestazioni esterne (culturali, folcloristiche, ricreative, sportive e affini) le tradizionali festività della Madonna del Castello, della Valle di Inzino, a completamento ed in armonia con le iniziative di carattere spirituale promosse dall’Autorità Religiosa. Agli inizi degli anni cinquanta, Inzino conosceva un periodo di espansione politico-economica mai prima raggiunta. La frazione di Gardone Valtrompia, viveva una parentesi di autonomia: cresceva l’industria, si ampliava la toponomastica edilizia, andava aumentando l’importanza della borgata che negli anni a venire avrebbe dato lustro e nuova definizione ai modesti, ma sempre validi, “caicì” di un tempo.
Le case Marcolini, il Coro, il ritrovo giovanile, il teatro, la nuova strategia parrocchiale, rapporti egualitari coi vicini, stavano per dimostrare il riappropriarsi di una genuina e sentita autonomia non per puro campanilismo, ma per il riaffermarsi della grande nobiltà mai disposta a perdere la continua volontà di ricostruzione dell’antico centro storico e religioso.
Questi sentimenti, uniti alla giovanile esuberanza di Don Nicola Bragadina, l’allora curato, peraltro condivisa da un gruppo numeroso
di amici, diventati in seguito apprezzati esponenti di attività varie, diedero vita ad un progetto: riunire in una matrice di fondo, incanalare
in un ricco cammino di crescita tutta la vitalità del paese.
Come e cosa opporre al consumismo che si andava intrufolando tra le vecchie case di gente, improvvisamente arricchita?
Cosa offrire ad una gioventù che scopriva la golosità d’evasione e l’angusta prospettiva della cultura del focolare di chi, per secoli, aveva
innalzato il focolare a unico emblema capace d’ogni risposta?
E la Chiesa, che per ogni circostanza rappresentava l’inizio e a conclusione di tutte le realtà umane, cosa proponeva, con i suoi riti
antichi e suggestivi, ma poco adatti alla spasmodica ricerca dei giovani: cosa si poteva fare al proposito?
Punto di partenza fu allora, la devozione alla Madonna del Castello, la Festa accettata da tutti, frutto di una tradizione sentita.
Si trattava di proporre la comune Venerazione della Madonna come centro di una serie di manifestazioni, che esprimessero, in termini
di globale comprensione, l’attaccamento del popolo Inzinese alla Vergine ed in ultima analisi al patrimonio di cultura e fede cristiana.
L’impegno, la fatica, la gioia di tanti validissimi collaboratori nel riuscire a captare relatori, artisti, cantanti, campioni, promuovere l’arte,
la cultura, il folklore e lo sport, ha reso da sempre accattivante il “SETTEMBRE INZINESE”. (dal depliant edito dalla Associazione Madonna del Castello – Settembre 2010) |