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| Una disutile ignoranza |
Nell’articolo, o meglio, nella riflessione che Uccelli fissa su questa pagina, c’è un esplicito riferimento alla disutile ignoranza di individui che si dimenticano di vivere “l’attimo fuggente”, il presente, l’oggi
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Comodamente adagiati sul divano dei ricordi, essi evitano accuratamente di gustare il miele quotidiano per spremere il limone agro e illusorio di un futuro solo probabile. L’unica certezza è il granello di sabbia che si comprime nel collo stretto della clessidra. Pur se piccolo afferratelo con ambedue le mani. Ogni secondo è la perla di una collana infinita, ogni minuto è una
goccia che riempirà la tazza del giorno, e placherà la nostra sete di vita. Il passato e il futuro sono macine che girano a vuoto. Non giravano a vuoto le menti di alcuni Maestri Zen come dimostra la storia che segue tratta da “101 storie Zen”, è che ha per titolo: Una scheggia di tempo, una grande gemma.
Un signore pregò Takuan, un insegnante di Zen, di suggerirgli come potesse trascorrere il tempo. Le giornate gli sembravano molto lunghe, mentre assolveva le proprie funzioni e se ne stava seduto e impettito a ricevere l’omaggio della gente. Takuan tracciò otto ideogrammi cinesi e li diede all’uomo:
Non si ripete due volte questo giorno.
Scheggia di tempo grande gemma.
Mai più tornerà questo giorno.
Ogni istante vale una gemma inestimabile.
Jo Dallera |
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