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domenica 24 novembre 2024 | 21:43
 Nr.16 del 18/10/2010
 
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È progetto o sogno?
È prevista fra l’altro la “cittadella della Storia e della Cultura armiera” nel progetto eventi per l’industria armiera valtrumplina

Il panorama del settore armiero oggi, così come emerge dai dati del Banco di Prova situato a Gardone Valtrompia, registra un calo del 30-35% per le armi lunghe, per le armi ad avancarica e i revolver, mentre c’è una certa tenuta per le pistole.
La crisi, dovuta alla negativa congiuntura internazionale e al cambio debole dollaro-euro di cui si soffre sul mercato americano, è una delle cause principali del calo dell’ultimo periodo.
Per reagire a questa situazione di empasse, stanno sorgendo nel territorio una serie di iniziative come ad esempio la ‘Filiera delle armi sportive’ del Bresciano - un territorio che comprende il 90% delle imprese italiane, il 70% a livello europeo e il 50% a livello mondiale - che vanno ad affiancare quelle storiche già esistenti come il Museo delle Armi di Gardone Val Trompia.
Proprio partendo da quest’ultimo, il Museo, crediamo che la Valle possa dare un significativo contributo alla celebrazione dei “150 anni dell’Unità d’Italia”. Pensiamo, infatti, che le nostre aziende, il nostro Museo possano fornire da una parte un grande contributo storico alla conoscenza delle armi originali utilizzate nel risorgimento italico, dall’altra aiutare alla conoscenza del settore armiero non identificato come una fabbrica della guerra ma come distretto che costruisce momenti di cultura, sport, turismo e tempo libero.

Da sempre la Valle ha ospitato, ed ospita, illustri personaggi internazionali, dal principe Carlo ai sovrani del Dubai, i quali vengono per farsi costruire il proprio fucile con i grandi lavori di cesellamento cui sono dedicati i nostri incisori, certamente fra i migliori del mondo, e per visitare le nostre aziende. Questa eccellenza, che deriva dalla lavorazione del ferro di cui è ricca la Valle, di cui si ha notizia fin dai tempi dell’Impero Romano, necessita di una forte operazione di marketing e informazione soprattutto sul territorio nazionale, e le celebrazioni del 150simo ci sembrano il momento giusto.


In collaborazione del Comune di Gardone V.T., del Comitato Scientifico del Museo delle Armi e della tradizione armiera, del “Consorzio Armaioli Italiani , della stragrande maggioranza delle aziende operanti nel territorio del Comune e della Valtrompia, del Museo delle Armi e della tradizione armiera, del Banco di Prova, delle istituzioni locali (Provincia e Regione) l’idea è quella di presentare una grande mostra delle armi risorgimentali: sia quelle originali sia le repliche. A fianco della Mostra storica è opportuno inserire una sezione sull’eccellenze del moderno e sull’indotto: incisori, falegnami ecc. Uno spaccato storico-culturale di quest’importante settore industriale nazionale e sul quale sarà possibile anche coinvolgere le poche altre zone in cui esistono industrie analoghe. Presentare, in buona sostanza, il meglio della nostra produzione dal 1850 ai nostri giorni.
La mostra dovrà essere itinerante e partendo da gennaio-febbraio 2011 girare per le città coinvolte nelle celebrazioni: apertura ed inaugurazione ufficiale a Gardone Val Trompia, seguiranno Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo. In ogni città sosterà circa 15 giorni in modo di essere presente per almeno due fine settimana consecutivi, per poi concludersi intorno a maggio/giugno a Gardone con una grande manifestazione possibilmente trasmessa in diretta TV su una rete nazionale.

La mostra sarà/dovrà essere ipertecnologica, nel senso che dovremo fornire ai visitatori non solo gli oggetti storici e/o moderni da visionare ma anche il loro contesto in termini di tempo, luoghi e situazioni produttive.
Pensiamo quindi a grandi schermi su cui inviare filmati storici, pensiamo a ricostruzioni in 3D dell’utilizzo di ciascuna arma nel giusto periodo e nella giusta situazione. Pensiamo, inoltre, a workshop con i grandi atleti che negli anni hanno conquistato un ricco medagliere olimpionico ed internazionale con le armi di fabbricazione italiana.

Verranno predisposti appositi padiglioni dove si insegnerà ad armare un’arma ad avancarica simulando i gesti dei soldati di 150 anni fa. Si faranno vedere tutti gli oggetti necessari alla manutenzione e preparazione e conservazione delle varie armi. Si metteranno in mostra gli abiti e le divise dell’epoca con le varie loro funzioni. Ci saranno delle dimostrazioni di tiro. Insomma porteremo lo spettatore in uno scenario del tutto simile a quello dei nostri antenati del risorgimento.
Contemporaneamente dai totem touche screen posizionati all’interno della nostra location, sarà possibile collegarsi sia al nuovo sito del Museo, il quale conterrà una visita virtuale costruita appositamente per il nostro evento, sia ai siti dei principali aziende di armi con visite in 3D delle loro esposizioni e laboratori di fabbricazione.
Sullo sfondo saranno proiettate scene di guerra o di accampamenti tratte dai film di rievocazione dei periodi delle lotte risorgimentali con effetti sonori amplificati per riprodurre sensazioni realistiche.

Tutto questo avverrà nella “cittadella della Storia e della Cultura armiera” che sarà allestita o in strutture già esistenti o in una grande tensostruttura situata nei luoghi simbolo del risorgimento italiano: da piazza S. Croce a Firenze alla Reggia di Torino, dal Castel S. Angelo a Roma a Piazza della Rivoluzione a Palermo, dal Castello Sforzesco a Milano a Castel dell’Ovo a Napoli ecc.
In queste location il visitatore s’immergerà nel contesto storico del Risorgimento con la precisa conoscenza di quale contributo abbia fornito l’industria delle armi a questo processo fondamentale.


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