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domenica 24 novembre 2024 | 21:44
 Nr.16 del 18/10/2010
 
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A proposito di caccia
I cacciatori bresciani potranno continuare ad andare a caccia fuori provincia


   Mauro Parolini


Tutto merito del progetto di legge, il numero 43, proposto dal consigliere bresciano ing. Mauro Parolini, che il Consiglio regionale Lombardo ha recentemente approvato. La nuova norma chiarisce le regole già in vigore e da il via libera, importantissimo, alla possibilità di cacciare in ambiti esterni alla provincia bresciana, in particolare in quelle contermini di Mantova e Cremona.
“Sono soddisfatto per questo risultato che va incontro alle aspettative dei nostri cacciatori – dichiara Mauro Parolini. Due sono le proposte che ho presentato. La prima che ha ottenuto i placet della commissione, è appunto il progetto di legge, il n° 43. Contiene – spiega sempre il consigliere - l’interpretazione autentica di un articolo della legge regionale sulla caccia che riguarda un punto assai rilevante per i cacciatori bresciani. Il nuovo progetto di legge chiarisce definitivamente che è consentita la permanenza associativa in un comprensorio di caccia diverso da quello di residenza se vi si era iscritti l’anno precedente e che si può continuare ad iscriversi semplicemente versando la relativa quota associativa. Si tratta di una precisazione che fa chiarezza su un punto chiave perché consente ai Bresciani di andare a caccia fuori provincia secondo un criterio di stabilità. L’unica condizione richiesta è che fossero già iscritti l’anno prima. Non solo. Consente anche ai figli o genitori di cacciatori di andare a caccia nel comprensorio dove erano già iscritti i genitori e viceversa e di reiscriversi l’anno successivo”.
“Ho poi firmato e presentato assieme al presidente della Commissione Carlo Saffioti un progetto di legge sulla caccia in deroga, nota dolente di questi giorni – continua il consigliere Mauro Parolini. La Lega aveva già proposto un progetto in questo settore con prelievi di circa il 3% per 5 specie in deroga. Progetto che non è stato discusso in quanto è stato bloccato da una pregiudiziale di legittimità approvato dal consiglio. Con altri consiglieri del PDL ho votato a favore della ammissibilità della legge, ma questa non è passata. La mia nuova proposta, targata Pdl ma aperta alla sottoscrizione da parte di tutti i consiglieri che la condividano, innanzitutto resta entro i paletti stabiliti dalla Commissione Europea consentendo la caccia in deroga a 4 specie con un prelievo che proponiamo di fissare all’1%. Sono lo storno, cacciabile dal 2 ottobre al 15 dicembre, il fringuello ( dal 2 ottobre al 29 novembre), la peppola (dal 16 ottobre al 15 dicembre) e il frosone (dal 2 ottobre al 29 novembre). Per ottemperare alla regola dei controlli, il nuovo testo di legge prevede che la Giunta regionale abbia l’obbligo di comunicare i dati alla Presidenza del Consiglio che potrà verificare il rispetto delle quantità a livello nazionale e, eventualmente, ridurre nel tempo i prelievi in deroga. Ora è necessario che il Presidente del consiglio Boni (Lega) invii subito il provvedimento alla commissione Agricoltura”.
Infine il consigliere regionale Mauro Parolini ha presentato un ordine del giorno che impegna l’assessore con delega alla caccia ad istituire un tavolo Stato-Regioni per fissare, in tempi strettissimi le modalità per l’esercizio della caccia in deroga, sollecitare il Ministero affinchè l’Ispra fornisca i dati necessari a motivare i prelievi in deroga ed il Governo a non venir meno all’obbligo di cooperazione con la Commissione Europea inviando i test i delle leggi regionali in materia di caccia in deroga.


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