La fondazione della sottosezione del CAI di Collio è avvenuta 50 anni fa, e la Cima Colombine è il luogo in cui il 2 giugno 1960 venne benedetto il gagliardetto. Per gli attuali soci questa Croce intende anche significare la fine di un anno ricco di manifestazioni organizzate proprio in ricordo di questo evento.
Il tutto è iniziato il 26 dicembre 2009 con la ristampa del manualetto di preghiere scritto nel lontano 1949 da Don Bonomini co-fondatore del CAI e Cappellano capo del 4° corpo d’armata Alpino.
In febbraio si è svolto l’ormai noto ValtrompiaSKY, importante gara di sci alpinismo, mentre il 2 giugno è stato il giorno dell’inaugurazione del “sentiero dei minatori”, classica via percorsa dal minerale che dalla Valle Trompia era portato ai forni fusori della Valle Sabbia. Il sentiero è stato recuperato dai volontari del CAI e reso usufruibile agli escursionisti.
Il 12 giugno durante i tre giorni del CAI, è stata festa grande con la presentazione del libro “Quassù le nuvole sono come pensieri che volano” a cura di Fabio Lazzari e Loris Zanirato ed edito dal CAI, un libro di oltre 400 pagine a colori che è una sorta di vademecum del viaggiatore che vuol conoscere la nostra storia percorrendo i nostri sentieri.
Dopo un’altro simbolo sacro ristrutturato (la croce sulla Corna Blacca) eccoci infine alla posa della croce delle Colombine.
Erano in tanti sulla cima delle Colombine: Cittadini, Valtrumplini e Valsabbini in una stupenda cornice che la giornata tersa ha reso ancora più bella. La messa, dopo lo scoprimento della croce, è stata celebrata da don Faustino Gnutti alla presenza di un centinaio di persone.
Ma chi ha contribuito oltre ai volontari del CAI a quest’opera? Eccoli qui di seguito in sintesi.
Schizzo della croce: Fabio Lazzari; Rosa dei Venti: Oreste Mozzoni e Paolo Tavelli; Costruzione della croce e basamento Rosa Dei Venti: CFG di Gatta Claudio e C.; Fornitura materiale ferroso: Sig. Vittorio Boghi ditta Ferro Inox Metalli di Brandico; Piatto in acciaio Inox “rosa dei venti”: ditta Tecnica srl di Marcheno; Incisione “Rosa dei Venti”: Franchi srl Incisioni – Brescia; Lapide: Impresa Edile GF di Gerardini F.lli.(Collio) e Rambaldini Marmi di Rambaldini Pierangelo e Ivano snc (Sarezzo); Trasporto: F.lli Spranzi – Collio e CRAM di Sarezzo (Bovegno – Verolanuova per zincatura Croce e Rosa dei Venti); Contributo economico per i costi sostenuti: Lions Club Valtrompia; Posa, Trasporto in quota e montaggio: Volontari del CAI Collio (15 persone cui va il ringraziamento).
Un particolare storico che vorremmo ricordare e tramandare: il chiodo infisso al piede del Cristo stilizzato proviene da una trave del tetto del Santuario di Tizio e posto lassù proprio per ricordare quanto sia caro il Santuario agli abitanti di Collio.
Fabio Lazzari |