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venerdì 22 novembre 2024 | 11:17
 Nr.18 del 15/11/2010
 
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Che bella riconoscenza “…caro amico cacciatore”



  


Voglio portare all’attenzione dell’opinione pubblica - e di quei politici che ci hanno sempre riempito la
cassetta della posta con volantini di “…caro amico cacciatore” – quanti soldi i cacciatori pagano allo Stato, alle Province, alle Regioni, ai Comprensori, agli A.T.C, alle assicurazioni … specificando che in Lombardia i cacciatori sono circa 100 mila.
Ogni cacciatore paga mediamente 175,00 Euro allo Stato, Euro 65,00 alla Regione, Euro 55,00 (i “capannisti”), Euro 80,00 per l’Assicurazione e 60,00 Euro in media ai Comprensori ed agli A.T.C.
Ed allora Il conto è subito fatto: si arriva tranquillamente ad un versamento totale diretto di oltre 40 milioni di Euro! Senza contare poi le mille spese personali necessarie ad un cacciatore per svolgere l’attività venatoria: dal vestiario ai mangimi, dagli affitti di capanni alle cartucce, dai fucili alle gabbiette per uccelli, dagli uccelli da richiamo ai cani da penna, dai cani da lepre a quelli da riporto.
Ed aggiungiamoci anche le numerosissime aziende del settore armiero sportivo (e quelle dell’”indotto” e del commercio legato alla caccia) che danno lavoro a decine di migliaia di operai e che versano regolarmente tanti e tanti soldi nelle casse dello Stato.

Ma questi politici del “caro amico cacciatore” a cosa pensano, visto quello che è successo (o meglio non successo) nella nostra Regione Lombardia in questa stagione venatoria…? Pensano solo alla loro busta paga? Sembra di sì. Pensano solo invece ai cacciatori alla vigilia delle elezioni, per poi dimenticarsi non solo dei cacciatori, ma delle loro famiglie e degli operai e di tutti quelli che hanno dato loro il voto… Bella riconoscenza!
Ma voglio proprio vederli, tutti, quando verranno a volere il rinnovo delle tessere. Con che faccia si presenteranno? Avranno la faccia di “laméra” come sempre hanno fatto con gli slogan della campagna elettorale per rubarci il voto? Perché questa volta più delle altre ce l’hanno rubato davvero. Si sono dimostrati peggio di Giuda. Ma adesso finalmente si sono tolti la maschera e hanno fatto capire che gente sono. Nemmeno i vecchi “fascisti” si erano comportati così, perché nel momento del bisogno, quando c’era un poco di crisi, tolleravano perfino gli “archetti”…

Invece adesso che c’è il “Partito della Libertà”, adesso che c’è la “Lega”, per riconoscenza ci mandano un centinaio di guardie forestali che si comportano come se ci fosse la guerra con posti di blocco e perquisizioni, con appostamenti notturni come se i cacciatori che prelevano regolarmente gli uccelli o la selvaggina fossero criminali di guerra…
E i politici vogliono ancora farci credere che siamo in un paese libero. Invece non siamo più padroni neanche in casa nostra. Che bella soddisfazione ci hanno dato i nostri politici. E poi vorrebbero che cantassimo ad alta voce l’inno d’Italia e mettessimo alla finestra il tricolore. Ma mi facciano il piacere…
Ci sarebbe il desiderio, dopo tutte le angherie che ci fanno, che arrivasse qualche balordo a staccare la colla che tiene legato il loro sedere alla poltrona per far capire a loro una volta per tutte in che stato sono i cacciatori, cittadini con i diritti ed i doveri uguali a tutti gli altri, anticaccia e politici compresi.

Giuseppe Bregoli
Pezzaze, novembre 2010


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