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 Nr.19 del 22/11/2010
 
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Siamo davvero ai confini della realtà
Per ogni singolo studente di una scuola pubblica di Milano o dell’hinterland, vengono spesi dai tre ai sei euro all’anno. Per gli studenti che frequentano le scuole private, comprese quelle di proprietà della famiglia Brichetto (la famiglia del sindaco Moratti), vengono messi a disposizione circa mille e cinquanta euro


   Isaac Asimov


Anche se il nucleo familiare denuncia un reddito di duecentomila euro. Dal 2006 le scuole pubbliche aspettano di riscuotere dallo stato crediti consistenti. Invano. Hitler bruciava i libri nelle piazze, cosciente che togliere l’accesso alla cultura gli avrebbe facilitato la manipolazione del popolo tedesco. In Italia si cerca di distruggere la scuola pubblica, probabilmente per giungere allo stesso risultato. Qualcuno deve aver pensato che il rimbecillimento televisivo in atto da cinquant’anni, non basti alla bisogna. Dovete sapere cari rari lettori, che più del novanta per cento delle scuole private, appartengono alla Curia. Quella stessa Curia che sforna vescovi e prelati pedofili come fosse una catena di montaggio. Dagli Stati Uniti al Canada, dall’Alaska all’Amazzonia, dall’Olanda all’Irlanda fino agli ultimi vergognosi fatti che riguardano la Germania.

E che dire dell’Italia? Il trentun ottobre scorso una delegazione dei sopravissuti agli abusi perpetrati dai preti pedofili dell’Istituto Sordomuti di Provolo di Verona si sono ritrovati davanti alla cupola di San Pietro per manifestare il loro dolore e il loro disappunto davanti ai continui insabbiamenti dei crimini da loro subiti. Nelle scuole private non accettano alunni portatori di handicap. Troppo onerosa la loro presenza, troppo umiliante per gli altri alunni condividerne le lezioni, alla faccia di tutti i vangeli, compresi quelli apocrifi. Per la gestione della biblioteca della Facoltà di lingue con sede a Siracusa è stato indetto un concorso per laureati in Inglese, Francese, con buona, meglio se ottima conoscenza di tutti i programmi informatici necessari. Al fortunato (?) che supererà il concorso, dopo un colloquio per verificarne l’idoneità, verrà concesso un incarico di sei mesi, dietro un compenso complessivo lordo di cento euro. Al netto delle tasse, risultano tredici euro per ogni mese. Non stupitevi, in Italia si riesce a fare di peggio. Può essere che un professore in attesa di cattedra, per acquisire un po’ di punti si impieghi in una scuola privata. A fine mese si troverà una busta paga formalmente normale; stipendio, tredicesima, assegni famigliari, ferie non godute, scatti d’anzianità etc. Peccato che il docente non vedrà un euro, anche se la sua retribuzione risulterà “normale”. Storie di quotidiana follia. Lo dicevano già i “vecchi” tanti anni fa, che la scritta Manicomio sta esposta fuori e non dentro la struttura per le malattie mentali.
È successo a novembre del 2009, ma non si può escludere che stia avvenendo anche oggi, che ad una dipendente di uno dei maggiori esponenti della Grande Distribuzione, un Ipermercato, venga proibito di andare a fare pipì. Dopo quaranta minuti la stessa si sente male, ed i colleghi sono costretti a chiamare un’autoambulanza. Secondo le regole di uno dei più importanti supermercati presenti sull’italico territorio, per potersi recare in bagno due volte su un turno di otto ore, ci vuole il certificato medico.

Dopo cinquant’anni di scioperi per conquistare il diritto al lavoro ed al rispetto, ci troviamo ai confini della realtà, se non oltre. Non ci deve confortare il “Mal comune, mezzo gaudio” che potrebbe portarci alle soglie della Terza Guerra Mondiale. La pazzia dilagante sta contaminando sia Israele che gli Stati Uniti, all’interno dei quali, la finanza ebraica ha un potere di coercizione indiscutibile. Per l’invasione dell’Irak, l’America si è inventata l’esistenza di armi di distruzione di massa, per altro mai trovate. Secondo l’autorevole rivista inglese Lancet, questo “giochetto” è costato agli Irakeni qualcosa come un milione di morti, la maggior parte civili. Il prossimo obiettivo, basato su menzogne analoghe, e fortemente voluto da Israele, è l’Iran. Il pretesto, è che l’Iran potrebbe costruire una bomba atomica. Arricchendo l’uranio potrebbe costruirne forse a decine, mettendo a repentaglio la sicurezza di Israele. L’Iran viene accusato giustamente di non rispettare i diritti civili. Durante una delle ultime manifestazioni dei dissidenti sono morti cinque civili, e molti manifestanti sono finiti in prigione. Un comportamento da deprecare sempre e comunque. Sarebbe curioso conoscere il numero di palestinesi rinchiusi nelle prigioni israeliane, e quanti di loro sono stati sottoposti ad un giusto processo. Sarebbe interessante sapere il numero esatto dei sostenitori di Hamas (democraticamente eletto) uccisi senza motivo dai missili “intelligenti” dell’esercito ebraico. Sarebbe “civile” che la nazione di Israele chiedesse scusa per i 1400 morti dell’operazione “Piombo fuso” come richiesto da un rapporto dell’ONU, respinto dagli Stati Uniti, sempre proni quando si tratta di Israele e sempre eretti come membri inturgidati dal Viagra, quando si parla di Cuba. Sarebbe normale che Israele dichiarasse le oltre duecento testate atomiche, e che accettasse il controllo dell’AIEA, cosa che l’Iran ha sempre fatto magari cercando di depistarne i funzionari. Da quando gli iraniani hanno deposto il “loro” Scià, ed allontanato le multinazionali del petrolio che lo maneggiavano come un burattino, gli Stati Uniti le hanno provate tutte per riprendersi i giacimenti. A corto di argomenti, gli americani hanno obiettato che l’Iran ha la seconda riserva di oro nero nel mondo, quindi non ha bisogno del nucleare per usi energetici e civili, omettendo che il petrolio secondo le stime ottimistiche della British Petroleum, entro il 2050 si esaurirà. Siamo così smemorati nei confronti dell’America, che già ci è sfuggito quello che è avvenuto a Guantanamo, dove erano, e forse lo sono ancora, rinchiusi, due ragazzini arrestati quando di anni ne avevano, uno dodici, e l’altro tredici? Sono questi i pericolosi terroristi? O forse i terroristi sono quelli che non vogliono sporcarsi le mani, demandando agli stati amici, amici solo perché abbondantemente remunerati economicamente, di torturare i presunti terroristi sotto dettatura, o dittatura che dir si voglia? Durante lo scorso anno, il migliore e più anziano giornalista americano, Seymor Hearst ci aveva anticipato le mosse di Israele, dei suoi missili a testata atomica puntati sull’Iran e dei piani di attacco nucleare messi a punto dagli Stati Uniti, maestri da sempre nel creare “incidenti di pretesto” atti a giustificare nuove guerre, il cui scopo è solo ed esclusivamente il profitto, altro che diritti umani. L’arricchimento dell’uranio al venti per cento, può servire solo ed esclusivamente per usi civili. Produrne il necessario per costruire una testata atomica, abbisogna di un arricchimento almeno del novanta per cento. Allora, di cosa stiamo parlando? Di un presidente Obama, pedina nera, su una scacchiera dove le pedine bianche delle Corporations temporeggiano in attesa di mangiarselo vivo? Se fossi cristiano di fede, penserei che Lucifero ha perso alcune battaglie ma sta vincendo la guerra, e che quello che ci aspetta è l’avvento di nuove Demonicrazie.

Vi lascio con alcuni versi tratti da una poesia di Philip Whalen:

“Omaggio a Rodin”

…ci piace ammazzarci a vicenda,
ci piace afferrare con le due mani,
e con i denti e le unghie dei piedi.
A meno che non abbiate
denti e unghie dei piedi aguzze,
finirete a guardare la giostra
senza nemmeno i soldi per il pop corn,
né niente per masticarlo…


E con una frase emblematica di quello che a torto viene considerato il miglior scrittore di Fantascienza, lo scienziato Isaac Asimov: “Neanche gli dei possono nulla contro la stupidità umana”.


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