La Serie B è troppo vicina. Battuti sonoramente dal Genoa con tre gol e tenendo conto delle vittorie contestuali del Cesena e del Parma e del pareggio del Lecce siamo in Serie B con un piede e mezzo. Ed eravamo andati a Genova assai speranzosi almeno per un pareggio confidando nei passi falsi delle altre pericolanti. Ed invece tutto è andato a rotoli. Solo il primo quarto d’ora mi è sembrato grintoso, poi una squadra davvero piatta. Non discuto mai sulle scelte dell’allenatore perché è troppo facile tracciare il quadro della situazione e amareggiarsi del risultato a partita ormai finita ed a risultato raggiunto.
I dubbi però vengono e si sciolgono: da Possanzini e Filippini lasciati a casa fino alla decisione di togliere Konè e così via per non andare a rimpiangere i punti persi con Inter, Fiorentina e Lecce tanto per stare sulle più eclatanti amarezze. Ma a cinque giornate dal termine del Campionato ed a cinque punti dalla linea di attuale possibile salvezza non ci resta che…battere il Milan. Impresa ovviamente tutt’altro che facile, ma la roulette pallonara ci ha abituato a tutto ed al contrario di tutto. Quindi – chiedendo scusa all’Altissimo per l’indegno paragone – preghiamo per una più modesta “resurrezione” del nostro Brescia. (p.g.)