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L’orso, il lupo, l’aquila, il falco, la lucertola, sono solo alcuni degli animali totemici sacri agli indiani. Non avendo spazio e cercando di allacciarmi all’articolo di Ermanno Uccelli, vi parlerò della civetta. Nella mitologia pellerossa, la civetta è il simbolo della magia e della veggenza. Essa possiede una vista eccezionale anche nelle ore notturne, alla quale si aggiunge (stranamente) anche un finissimo udito. Quando caccia, le sue prede non riescono ad avvertirne l’arrivo, perché grazie ad un particolare piumaggio, riesce a volare in maniera oltremodo silenziosa. Gli individui che godono del potere della civetta sono in genere versati nelle arti magiche, o comunque nutrono uno spiccato interesse per l’occultismo.
È quasi impossibile nascondere loro qualcosa, giacchè sono in grado di percepire anche i pensieri più reconditi. Non solo comprendono sempre senza fatica quale sia la verità, ma ritengono questa dote una cosa ovvia e naturale, al punto di renderli a volte poco accetti, a volte antipatici, o addirittura temuti. Per i pellerossa, la civetta è l’uccello della saggezza, poiché è in grado di vedere e ascoltare cose che sfuggono agli altri animali. Avendo letto quasi tutti i numerosi libri e gli innumerevoli articoli di Ermanno Uccelli, non esito a definirlo un uomo-civetta, uno studioso che può aiutarci, ammesso che lo vogliamo, a riconoscere la verità, ed a interpretare le intricate strade che portano ai nostri destini. L’obiettivo spirituale di tutte le credenze dei nativi americani, è vivere in pace e armonia con l’universo, proprio lo scopo che il nostro collaboratore Ermanno Antonio Uccelli persegue da sempre.
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