La ricerca promossa in funzione del volume “Volti e luoghi di Valle Trompia all’alba del Novecento. Le lastre fotografiche di Ottorino Foccoli” è stata occasione per uno spontaneo “movimento di memoria” che ha coinvolto gli abitanti di Aleno (frazione di Marcheno), ovvero l’antica contrada Lé. Ciò ha motivato all’ideazione di “ALLA SCOPERTA DEL BORGO. Lé… i cortili raccontano”. Durante un pomeriggio d’inizio autunno il centro storico della contrada diviene inedito “palcoscenico” per gli attori dell’Associazione Culturale treatro terrediconfine. I cortili sono pure animati, in un’atmosfera festosa, da cantori e suonatori popolari. Vi è inoltre la possibilità di apprezzare prodotti tipici della Valle Trompia alle bancarelle di un mercatino. L’invito è quindi a scoprire la contrada marchenese muovendosi nei suoi vicoli e cortili, in un originale appuntamento che coniuga storia locale, “poesia della memoria” e viva socialità.

Il percorso teatrale “Tra polvere e Sali d’argento” nasce dall’idea di dare voce a quanto documentato nella raccolta delle lastre fotografiche d’inizio Novecento conservate per lungo tempo ad Aleno, nella soffitta di un antico edificio popolarmente chiamato Conventino, e arrivate a noi in modi fortunosi e provvidenziali.
Alcuni angoli storici della contrada sono gli scenari in cui gli attori di volta in volta raccontano di un personaggio che lì ha vissuto, che lì è stato fotografato, che lì è emerso dall’oblio di un secolo. Dalla polvere di una soffitta prende forma una sorta di viaggio a ritroso nel tempo sino all’inizio del Novecento, intrecciando elementi storici e suggestioni poetiche. Chi era quella gente? Cosa stava facendo? Come viveva? Quali aneddoti …
Testimonianze degli abitanti di Aleno si mescolano a testi di storia e a ricerche locali sulla vita dell’epoca per costruire la drammaturgia dell’evento.
Lo spettacolo che anima il borgo ha uno sviluppo itinerante. Ad orari precisi, nei sei cortili prescelti viene proposta una breve rappresentazione di 10/15 minuti, ripetuta più volte in modo da creare una narrazione collettiva. Il pubblico, diviso a gruppi, può così seguire il ripetersi dei racconti spostandosi da un luogo all’altro, componendo un personale percorso immaginativo nella storia della contrada.

Nel prato e nel cortile del Conventino, casa Doloni-Merigo, si svolgono le narrazioni “Voci di malga”, sulla vita all’alpeggio, e “Lanterna magica”, poesia d’immagini su giochi e divertimenti nell’aia; il curtìl dè l’éra, casa Rossi-Zoli, con “La culla nella stalla” diventa l’ambientazione per i racconti di due puerpere alle prese con l’ennesimo figlio; nel cortile Rizzinelli, con “Sposa e madre” si parla della condizione della donna all’inizio del Novecento; nell’androne di casa Fracassi e nel cortile Bertussi, con “Te rogamus” , un giovane curato racconta ai fedeli le vicende della vita parrocchiale; il giardino di casa Mandora ospita “La villeggiante”, narrazione di una signora borghese che ad Aleno veniva in villeggiatura; “Le stagioni dei prati” è il racconto della vita contadina, tra boschi, campi e filari di viti, costruito nel brolo/cortile delle case Zoli-Muffolini. Il pomeriggio si conclude nel piazzetto, un tempo luogo di ritrovo intorno alla fontana, con l’intervento di una banda, poiché due lastre fotografiche di Ottorino Foccoli documentano proprio dei corpi bandistici: la Banda “Cico Gottardi” di Gardone V.T., diretta dal Maestro Paolo Ghisla, propone l’esecuzione di musiche d’inizio Novecento, tra cui brani del compositore saretino Luigi Prandini.