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Imprese penalizzate e liberalizzazioni |
Le riflessioni del Presidente della Associazione Artigiani della provincia di Brescia, Enrico Mattinzoli, in merito all’aumento dell’aliquota sull’accisa dell’energia e sulla situazione delle liberalizzazioni
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“Condividiamo pienamente la riflessione del presidente Molgora sugli effetti per le imprese in relazione al costo dell'energia dall'eliminazione delle Province che determina anche l'aumento dell'aliquota dell'accisa sull'energia elettrica impiegata.
Rileviamo purtroppo che non solo il caro-energia ma anche burocrazia e adempimenti sempre più pesanti continuano a penalizzare le imprese”. Così il Presidente dell'Associazione Artigiani Enrico Mattinzoli dopo che il Presidente della Provincia di Brescia, Daniele Molgora, ha quantificato in 6,5 milioni di euro il maggior costo dell'energia per le imprese bresciane con la centralizzazione dell'aliquota.
“La fotografia del presidente Molgora è purtroppo calzante rispetto alla situazione che le imprese si troveranno a fronteggiare nel 2012. Per una Associazione di categoria come la nostra è indispensabile porre l'accento sulle condizioni critiche in cui si trovano le piccole imprese in modo particolare”.
Per Mattinzoli, infatti “molte piccole imprese hanno difficoltà a sopravvivere per i ritardati pagamenti dalle pubbliche amministrazioni, per il peso di una burocrazia che costringe a inutili lungaggini e per la grande quantità di tempo e risorse che è necessario destinare agli adempimenti previsti. L'aggravio del costo dell'energia rischia di essere l'ennesima goccia in un vaso già colmo”.
Il ragionamento del presidente Mattinzoli tocca anche il tema delle liberalizzazioni: “Se il risultato della liberalizzazione è quello visto fino ad ora con le poste siamo totalmente contrari”. E spiega: “Negli uffici postali oggi si possono aprire mutui e conti correnti ma in molte località medie e piccole, dove hanno sede migliaia di imprese, la consegna della posta è a singhiozzo”. Le perplessità del numero uno dell'Associazione Artigiani riguardano in primo luogo i taxi “non capiamo come si possano avere significativi cali delle tariffe aumentando il numero di auto bianche in circolazione, semmai è più probabile che cresca il numero delle famiglie in difficoltà se il medesimo giro d'affari deve sostenere più persone”.
Mattinzoli poi spende una parola anche per gli autotrasportatori: “Siamo vicini alle richieste della categoria e siamo con loro per sostenerle nelle sedi istituzionali, ma siamo fermi nell'indicare la via della legalità come l'unica possibile per raggiungere gli obiettivi. Ci sembra più prudente e ragionevole evitare blocchi ma prendersi il tempo necessario per valutare la situazione e decidere eventuali azioni di protesta”.
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