Uberto era un amico, di quelli che non vedi tutti i giorni e magari non ti senti per settimane o mesi, ma quando ti incontri il dialogo corre piacevole e spontaneo.
Alto e possente di statura con una voce vibrante e intensa che non puoi dimenticare, caparbio nelle sue convinzioni ma rispettoso delle opinioni altrui….
Io ho avuto il piacere di conoscerlo e di confrontarmi con lui, mi piaceva molto perché era coerente nel bene e nel male delle sue convinzioni.
Molto amato e conosciuto in Valle e non solo, anche perché, figlio del geometra Fada e della maestra Cecilia una famiglia ben inserita nel contesto sociale e conosciuta da tutti.
E poi da parecchi anni c’era Stefania sua moglie, compagna riservata e tenace madre di tre figli, Marzia, Luca e Uberto una bella famiglia ….
Destino vuole che proprio Uberto solo da qualche mese era diventato capogruppo degli alpini di Lavone e si sa gli alpini ti prendono il cuore!
Non so se lassù qualcuno avesse bisogno di un fabbro alpino, ma Uberto è andato avanti lasciando chi lo conosceva, come me, in un incredulo sconforto.
Ciao Uberto non ti dimenticheremo, rimarrai sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri (Silvì)
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