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venerdì 22 novembre 2024 | 07:17
 Edizione del 10/04/2012
 
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Un foglio culturale per spiriti liberi
Il foglio ARCALAICA è nato per dare riposta al bisogno di aprire percorsi di ricerca volti a capire senso e significato delle vicende che condizionano il vivere, qui ed ora, nella nostra comunità

Grande è oggi la confusione sotto il cielo, ma, al contrario di quanto affermava il timoniere cinese obliato dalla storia, la situazione non è eccellente bensì deludente. Stiamo bollendo in un brodo insalubre di nichilismo e fanatismo intollerante. Assenza di speranza, mancanza di valori civili condivisi, cinismo, menefreghismo, ignoranza, trivialità s’intrecciano generando maleodoranti miasmi di cattiveria e aggressività. Ne conseguono comportamenti di chiusura, paura e derive razziste.
Anche per sensibilità più attente sono svanite le condizioni che garantivano uno spazio di resistenza umana collettiva in attesa di un futuro migliore. Pochi sono i luoghi culturali ove oggi albergano confronto e pensieri di largo respiro. Soprattutto accade nel nostro circondario politico. L’orizzonte aperto dal crollo delle ideologie del novecento ha mostrato un mare agorafobico nel quale i vecchi simboli galleggiano sul nulla come relitti di navi fantasma.
Le organizzazioni di potere tradizionali, chiesa e partiti, sono anchilosati nel tentativi di conservare un passato travolto da mutamenti accelerati, subiti e non capiti. Se il fatto è comprensibile per la Chiesa, costretta a fare i conti con la perduta utilità della religione nel vivere moderno, molto meno intelligibile è l’atteggiamento di chi si candida a dirigere il cambiamento materiale della società. Le fumisterie innalzate a vaticini o, per converso, il richiamo alle identità perdute, sono espedienti funzionali al nascondimento degli interessi di consolidate consorterie di potere. Manca un criterio di lettura del presente aperto al nuovo. L’auto referenzialità dei gruppi oligarchici al comando prevale su ogni altra cosa. C’è da stupirsi se in questa temperie da fine ciclo ovunque crescono delusione, disaffezione, disincanto? Se la perdita di fiducia nella possibilità di cambiamento dilaga nella palude delle passioni tristi?
La scelta obbligata tra integrarsi in una delle forme strutturate del sistema o di rintanarsi a struzzo nel proprio baccello, grava ineluttabile e da troppi anni, sulle coscienze. Storicamente entrambe le vie, si sono rivelate o impraticabili o soffocanti per l’ariosità positiva del vivere. L’asfissia patita con la frattura tra pensiero e azione ha condotto al bisogno d’idee libere da conformismi coartanti, a cercare la terza faccia della medaglia. Che una moneta cadendo rimanga in verticale è difficile. Difficile ma non impossibile. L’ardua scommessa di ARCALAICA, è quella di aprire un canale di riflessione su temi di rilevanza per la qualità della vita, e che su questa lunghezza d’onda si trovino ascolto e sintonia di partecipazione.

Questa non è e non vuole essere una rivista paludata e professorale, di quelle che portano il verbo. Il nostro è il tentativo di dialogare in pubblico tra persone con storie diverse e culture diverse, ma tutte pervase dalla forma mentis laica. L’antico tema del credere non credere per noi non ha in se grande rilevanza. Sappiamo che sul piano dei principi non c’è possibilità d’intesa. La dicotomia tra fede e ragione è insanabile. Questo non preclude il confronto sul senso delle cose e della vita. L’anelito al senso è cifra dell’umano mistero. La sua ricerca si qualifica come spirituale. Gestita con coerenza e rispetto delle reciproche visioni dell’essere la ricerca di significati per l’agire produce sia dialogo che condivisione di valori e obiettivi. Ed è questo che ha vera importanza. Laico è chiunque sostiene le proprie idee usando la ragione invece della fede, chi ritiene la propria coscienza superiore a quella d’ogni gruppo d’appartenenza. In sostanza: laico non è uno stato della coscienza ma un atteggiamento di ricerca della verità condotta per approssimazioni successive, cercante guardando innanzi per verifiche, invece che rivolgersi indietro, reinterpretando i sacri testi.
ARCALAICA aspira ad essere uno strumento utile per navigare nell’attuale temperie dominata dal pensiero politico debole, perché privo di religiosità civile, e dai sussulti di un neo misticismo magico o teocratico. Il foglio e l’associazione sono un punto d’incontro per tentare di dare risposta al bisogno d’essere del variegato insieme degli orientamenti laici che patiscono come un’oppressione l’assenza del dibattito culturale nell’ambito dell’azione politica locale. Per questo lo stile comunicativo che intendiamo praticare inizia con il parlare chiaro. Preferiamo correre il rischio d’essere spigolosi e urtare suscettibilità, piuttosto che adagiarsi nell’invalsa quanto insulsa consuetudine di non esporsi per non compromettersi. L’assunzione delle proprie responsabilità è la premessa per una ricerca condivisa. L’invito è rivolto a persone affrancate dai dogmi d’ogni natura, dall’illusione che esista la bacchetta magica o il deus ex machina di un nuovo salvatore. Ci rivolgiamo a persone che, analogamente alle stelle vagabonde blu, sfuggono alle teorie della massa per seguire traiettorie imprevedibili con le vecchie e codificate interpretazioni astronomiche. In sintesi: ci rivolgiamo a cittadini che non hanno perduto la speranza nel futuro e che ritengono la convivenza tra idee diverse non solo possibile ma l’unica strada che l’uomo libero e responsabile deve percorrere, a persone che guardano stupite alla vita e la sperimentano nei suoi molteplici aspetti di materialità e spiritualità, di relazione, di bellezza ed arte del vivere.

La rivista è articolata con una prima parte di riflessioni sul tema proposto e una seconda che connette la tematica analizzata alla qualità del vivere. Abbiamo iniziato dal dubbio per rimarcare l’aspetto di libera ricerca che ispira l’intero progetto culturale ARCALAICA. Il dubbio per sconfiggere la presunta Verità e le prepotenze che ne derivano, per motivare delle convinzioni senza essere fanatici e vivere bene e con rispetto la diversità. Il secondo numero ha proposto una riflessione sul secondo pilastro della laicità, ovvero la Libertà; il terzo l’indagine il concetto di Progresso.

Angelo Maggiori



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