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Stiamo ovviamente parlando del “nuovo” ingresso nella Comunità Montana della Valtrompia. L’Amministrazione comunale di Lumezzane aveva presentato in Regione la propria richiesta; il Consiglio regionale si è tenuto martedì della scorsa settimana e la richiesta è stata accolta anche da Rifondazione comunista e dall’Unione.
Come è noto l’uscita del Comune valgobbino dall’istituzione triumplina è avvenuta nel 2003 quando l’amministrazione era guidata dal centro-destra con l’allora primo cittadino Lucio Facchinetti (Forza Italia). L’attuale sindaco e l’attuale Amministrazione di centro – sinistra hanno deciso il nuovo ingresso. Per un paese come Lumezzane, che conta 25mila abitanti circa è fondamentale, secondo Corli, mettersi al passo con gli altri paesi della Valtrompia; questo comporterà evidentemente dei privilegi in termini soprattutto economici, con maggiori finanziamenti da parte di un organismo centrale verso gli enti locali. I cambiamenti non saranno troppo banali, perché la situazione cambierà drasticamente anche dal punto di vista culturale e politico. Negli ultimi tempi, infatti, sono state introdotte novità amministrative che hanno messo in primo piano proprio gli enti locali, come il Sistema Bibliotecario, che permetterà a migliaia di utenti di poter prenotare e leggere volumi presenti in altre biblioteche. Un altro importante servizio è quello dei percorsi culturali dedicati alla storia industriale della Valle. Non a caso nei periodi di festa, la miniera di Pezzaze, simbolo del lavoro, è stata invasa da migliaia di curiosi, così come i magli di Sarezzo. Tutto questo è avvenuto proprio nella rassegna intitolata alla “Via del ferro”, passando da Pezzaze, Lumezzane e Sarezzo in primis. In base al pensiero del primo cittadino Corli, la presenza di un comune che ha una popolazione più imponente rispetto agli altri comuni della Valltrompia può considerarsi un punto di riferimento verso tutti gli enti minori, ma secondo lo stesso sindaco, non deve esserci una scala gerarchica, ma dei rapporti orizzontali in cui tutti insieme decidano le sorti di una Comunità Montana, quale quella oggi guidata da Patrizio Ferraglio, che insieme alla Vallecamonica e alla Vallesabbia rappresenta la realtà bresciana a livello nazionale.
Fabio Zizzo |