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venerdì 22 novembre 2024 | 09:03
 Edizione del 05/07/2012
 
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GAMBE …. SENZA PROBLEMI


Vene varicose e capillari dilatati sulle gambe sono segno di insufficienza venosa. Questo dipende dalla cedevolezza del tessuto connettivo delle pareti delle vene e dal cattivo funzionamento delle valvole che fanno risalire il sangue verso il cuore. Il sangue, non riuscendo a risalire bene ristagna, i vasi sanguigni si dilatano e diventano visibili. Prima vengono colpiti i vasi più piccoli (i capillari) e poi ad un livello più serio, il problema interessa le vene più grandi, come la grande safena (che corre lungo la parte interna della gamba e della coscia) e la piccola safena (che sale lungo il polpaccio fino all’incavo del ginocchio).
Vene varicose e capillari evidenti sono legati sicuramente alla predisposizione genetica. È altrettanto vero, però, che alcuni fattori esterni possono contribuire al problema in misura più o meno rilevante. Le professioni che costringono a stare molto tempo in piedi, il sovrappeso, le alte temperature, il troppo sole preso sulle gambe in estate o troppe sedute di lampade abbronzanti dilatano i vasi sanguigni e rendono le loro pareti più cedevoli e meno elastiche. Soprattutto per chi è predisposto, adottare abitudini che favoriscano la circolazione sanguigna, quindi praticare regolarmente un’attività fisica che impegni le gambe con movimenti fluidi (nuoto, acquagym, jogging, cyclette o tapis roulant), optare per un’alimentazione ricca dì fibre, frutta e verdura, eliminare o ridurre il fumo sono consigliati come prevenzione.
Anche l’uso di calze contenitive e l’assunzione di integratori a base di bioflavonoidi (contenuti nei mirtilli, nella vite rossa e nella rosa canina) sono un valido aiuto.
Se però il problema diventa evidente e un corretto stile di vita non basta più, occorre intervenire ….
Bisogna sottoporsi ad una visita specialistica dal flebologo che osserverà lo stato delle gambe, gli eventuali edemi, i capillari ed eventualmente le varici; quindi potrebbe essere necessario eseguire un ecocolordoppler per accertare o escludere la presenza di restringimenti delle vene o di irregolarità sulla superficie interna e l’eventuale ristagno di sangue.
Una tecnica usata da molti anni e indicata sia per i capillari che per le varici (anche di grosse dimensioni) è la scleroterapia. Viene eseguita senza anestesia, poiché è un trattamento praticamente indolore, in ambulatorio. Il medico inietta nella vena da curare alcune gocce di un liquido “sclerosante”, che provoca la chiusura della vena attraverso un processo chimico. Oggi è molto utilizzata anche la schiuma sclerosante, che non si mescola al sangue ed entra direttamente in contatto con la parete venosa. Si eseguono alcune “micropunture” in numero variabile a seconda delle dimensioni delle vene da trattare e anche le sedute variano in base alla gravità del caso. È necessario utilizzare una fasciatura con benda elastica da portare per 2 – 3 giorni (togliendola la notte). Dopo il trattamento sclerosante si può tornare immediatamente alle varie attività lavorative e sportive.
Anche se le tecniche oggi sono poco invasive e riducono al massimo la formazione di cicatrici, macchie e piccole ustioni, è comunque consigliabile iniziare le cure sclerosanti durante i mesi invernali; il caldo estivo inoltre aumenta il calibro delle vene e favorisce di per sé la comparsa di problemi legati all’apparato circolatorio; sconsigliato quindi esporsi al sole o ai raggi uva subito dopo i trattamenti.

Per ogni ulteriore informazione l’ambulatorio medico fisioterapico “Don Piotti” è a vostra completa disposizione!


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