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L’idea è dei docenti Claudio Gobbi e Dario Polatti, per esprimere concettualmente la velocità, l’energia, il movimento. Sono tratti che esaltano il dinamismo, il viaggio, la competizione e la sfida, gli elementi della poesia Futurista. E' il significato delle installazioni "Avanguardie Futuriste" allestite per celebrare l’80° anniversario delle 1000 Miglia, la mitica corsa automobilistica bresciana che il 26 marzo 1927 inaugurava un'epopea durata trent'anni per l'impegno di pionieri bresciani delle manifestazioni motoristiche quali furono: Franco Mazzotti (a quel tempo presidente dell'Automobil Club Brescia), Aimo Maggi (vicepresidente), Renzo Castagneto (vicesegretario) e Giovanni Canestrini (giornalista della Gazzetta dello Sport).
Il progetto è nato dall'incontro tra l’Accademia Santa Giulia ed il negozio Coin di Brescia che si fa promotore di arte e cultura per omaggiare la città ed il suo mito. Un tributo alla gara con una vetrina ispirata alle correnti artistiche ed estetiche degli Anni Venti, quasi a suggellare la continuità col passato.
Ogni singolo pannello assume una propria funzione discorsivo-evocativa attraverso il gesto veloce e richiama metonimicamente la corsa, in un suggestivo sfondo di forza, sacrificio, potenza, desiderio, coraggio e vittoria.
Ne derivano molti stimoli interpretativi che creano una relazione empatica con chi osserva. Un coinvolgimento emotivo che trasporta oltre i sensi.
Gli elementi cromatici riprendono i colori delle macchine in gara, ma vogliono anche esprimere il significato racchiuso in ognuno di essi, che si associa alle qualità del pilota, come spiega Francesca Longhini al terzo anno di pittura. Il rosso indica la forza, lo slancio, il desiderio ardente, l’espansione, la forza, la mobilitazione di tutte le energie; il blu la riflessività, il calcolo, l’armonia, il moto dello spirito, l’adattamento; il verde è la perseveranza, la stabilità, la solidarietà, la lealtà e la costanza. Le orme dei pneumatici indicano la strada, il percorso, il luogo della competizione.
Per Michela Bertelli, al secondo anno del biennio specialistico di pittura, i tratti netti e puliti della matita sono tracce istintive di un gesto preciso e sicuro, che esprime dinamismo ed energia.
Zora Romanska, al secondo anno del biennio specialistico di grafica, immagine e comunicazione, rivisita gli anni Venti in un’ottica multidisciplinare tra storia, costume, avanguardie artistiche e letterarie, moda, musica e architettura. Sono immagini di memoria che vivono ri-attualizzate in un presente che, come allora, vive la competizione e la velocizzazione.
Franco Piovani |