Le opere pubbliche sono al centro di numerose discussioni e polemiche che vivacizzano l’ambiente valgobbino e, in primis, le forze politiche che lo amministrano. Lumezzane nelle ultime settimane si è trasformato in un crogiolo d’idee e progetti, da tempo in cantiere, da apportare per modificare alcune piazze e centri. Ma soprattutto è stato il periodo della coalizione dell’opposizione insieme a Rifondazione Comunista che ha esposto diversi striscioni sulle piazze e nelle strade per invitare il sindaco Silvano Corli a fermarsi in alcune decisioni. Il comune valgobbino sta tentando di costruire diversi spazi verdi, oltre a quelli già presenti, ma l’ultima decisione di edificare nella zona di Piazza Paolo VI, nella frazione di Sant’Apollonio, ha destato molta preoccupazione tra le file della Lega Nord. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di costruire nuove attività commerciali e terziarie, disponendo di parcheggi nel sottosuolo.
Mario Salvinelli, consigliere comunale del “Carroccio”, considera sbagliata questa scelta in quanto, secondo lui, si rovinerebbe una delle zone verdi presenti ormai da molto tempo e si rischierebbe di creare un sistema collassato da numerose auto in movimento. Lo stesso consigliere ha fatto sapere che nei prossimi giorni sarà istituito un comitato che chiederà ai propri concittadini di respingere questo progetto. L’Amministrazione Comunale, intanto, nelle vesti dell’assessore all’Urbanistica, Carlo Seneci, ha reso noto che la decisione si è basata sul fatto che la cosiddetta Piazza “Rossa” è diventato ormai un ritrovo per auto e niente più. Con quest’intento il Comune ha deciso di progettare spazi commerciali, anche per creare un nuovo luogo di ritrovo.
Un’altra questione che è stata dibattuta nell’ultimo Consiglio comunale riguarda la ormai nota Area industriale di via Roma, ridotta al momento al ritrovo di auto. L’opposizione guidata da Lucio Facchinetti, insieme a Rifondazione Comunista ha istituito degli stand per invitare i cittadini a bloccare il progetto che l’Amministrazione intende attuare. Il disegno prevede l’edificazione di spazi commerciali sul terreno e di una nuova sede della biblioteca sotto terra, affiancata da centinaia di parcheggi. I contrari al progetto hanno presentato lo striscione “Corli fermati. Non siamo minatori. Vai tu in biblioteca a studiare”. Il disegno progettato dall’opposizione prevedrebbe, invece, un edificio polifunzionale con biblioteca sulla terra, un parco attrezzato e un anfiteatro che potrà essere usato l’estate per gli spettacoli, con la presenza di parcheggi idonei sotterranei.
Fabio Zizzo
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