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Lumezzane è stato il punto di riferimento della giornata, visto che il raduno ha coinvolto diversi esponenti legati al simbolo dell’”ancora”, giunti dall’intera Regione Lombardia. La giornata è cominciata molto presto in terra valgobbina, con il piazzale antistante il Municipio invaso da centinaia di marinai d’Italia. Il simbolo dell’aggregazione è stato il teatro Odeon, che ha visto protagonista il coraggio e la voglia di andare avanti da parte degli stessi rappresentanti del gruppo e di coloro che hanno preso parte alle guerre che hanno colpito l’Italia nei primi 50 anni del ‘900. Con bandiere e stemmi legati al simbolo marittimo, il corteo dei commilitoni si è schierato per attraversare le vie della città e ponendosi al centro dell’attenzione di tutta la popolazione valgobbina. Il “fiume” umano si è diretto verso la nuova struttura dedicata al Corpo dei Marinai d’Italia, cui ha fatto da madrina la dr.ssa Marcella Pezzola, assessore alle Finanze, Bilancio e Pari opportunità dell’amministrazione valgobbina. La stessa collaboratrice del primo cittadino Silvano Corli, ha provveduto all’inaugurazione del centro per i marinai d’Italia, sezione di Lumezzane. Il corteo si è poi spostato verso la Chiesa di San Sebastiano, allietato dalle note del corpo musicale di Sant’Apollonio, che ha preso parte alla manifestazione. All’interno della struttura di Piazza Masneri è stata celebrata una messa per dare valore al loro coraggio e in memoria di chi ha perso la propria vita legato proprio al corpo dei marinai. Terminata la cerimonia liturgica lo schieramento dei commilitoni si è diretto verso il monumento dei caduti della stessa frazione valgobbina, dopo sono stati riconosciuti tutti quelli che hanno forgiato il cuore e lo spirito del corpo marittimo. Alla conclusione dell’evento si è tenuto un pranzo ufficiale.
Fabio Zizzo |