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Forse più di così ci si poteva aspettare dai "loro" arbitri, dalle partite assai immeritatamente perse dalle Rondinelle contro il Mantova e il Napoli per stare alle ultime memorie. Col senno di poi (che ovviamente non serve a nulla) oggi saremmo stati noi a tenere aperti i play off. Che sfortuna! Un Piacenza che in superiorità numerica non riesce a vincere sulla Triestina! Una partita-non partita fra Genoa e Napoli! Non c'è che dire. È come non dar ragione (aldilà del risultato del Brescia) sarcasticamente alle parole del pluridirigenziato che sosteneva già tempo fa che era giusto che le "blasonate" (leggi Napoli) dovessero andare in Serie A. Anzi, lo erano già. E lo sono. Guarda caso.
Consoliamoci. Alla grande, naturalmente. Abbiamo ritrovato una squadra con la grinta, abbiamo "trovato" un allenatore e magari (vedi i diecimila del Rigamonti di domenica scorsa) abbiamo ritrovato anche un pubblico. Che volere di più? Siamo realistici.
E prepariamoci però alla grande alla prossima stagione. Partiamo da qui. Dal bel gioco, dal concerto di squadra, dagli spogliatoi ritrovati, dai giocatori che sono tornati a parlare con la stampa, dalla squadra che è tornata a parlare con il territorio e con i giovani, anche nelle scuole. Partiamo da qui, e stavolta non mancherà il successo definitivo indipendentemente dai punti altrui.
Nulla di particolare da dire per la gara contro il Cesena, naturalmente. Un 4 a 2 che ci sta tutto e di più. Ma tutti siamo stati incollati a seguire un'altra partita, quella del Piacenza.
Ed il campionato è finito. Grazie Brescia, grazie Cosmi, ma un grazie soprattutto al Presidente Corioni.
Piero Gasparini |