Giuseppe Pirlo, «reduce» di Russia ( VERSIONE TESTUALE )Classe 1922, Giuseppe Pirlo è ancora presente ogni giorno nella sua «Armeria San Giorgio» in Via Zanardelli a Gardone V.T. dove (sicuramente l’armaiolo più vecchio d’Italia) si occupa di riparazioni di fucili da caccia. Quasi ogni mattino lo incontro, mentre compie abili manovre nelle viuzze del centro storico con la sua automobile gialla.
La Croce di guerra, attestato d’onore per la Campagna di Russia, è il segno esteriore della sua devozione alla patria.
Nella seconda guerra mondiale fu Alpino nella Tridentina, radiotelegrafista nella compagnia comando del battaglione «Vestone» in Russia, subendo con l’orgoglio e l’onore di tutti la tragica ritirata durante il ripiegamento nel fronte orientale
Ed i suoi alpini, quelli del Gruppo di Gardone V.T., non lo dimenticano certo. Giuseppe è “reduce” di Nikolajewka ed è ancora perfettamente in forma e nella sede di Via Pascoli, sabato 24 Gennaio scorso - nel giorno delle celebrazioni bresciane del 72° anniversario della battaglia che nel 1943 vide cadere sul campo decine di migliaia di soldati italiani - giovani e meno giovani alpini gli si sono stretti intorno dimostrandogli il calore e l’affetto a ricordo delle tante penne nere (e non solo) che sono “andate avanti”. Un incontro semplice e fraterno, pochi discorsi, tanta commozione ma poi una buona porzione di pasta con “salmì”, uno o più bicchieri di buon rosso ed i canti alpini accompagnati dalla fisarmonica di Domenico Cristinelli hanno saputo allietare la serata e far tornare il sorriso anche al novantatreenne Giuseppe Pirlo. Nelle nostre fotografie abbiamo documentato l’abbraccio degli alpini gardonesi al “reduce”. (p.g.)
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