Essere celiaci ( VERSIONE TESTUALE )Non scriverò un trattato medico (non ne ho né la capacità né l'intenzione), voglio solo raccontare alle tante persone che come me sono affette da questa malattia la mia storia e di come la scoperta di questa "anomalia" abbia cambiato il modo di gestire la mia alimentazione. Ho cominciato ad avere problemi alla nascita della mia terzogenita, Claudia, che per l'appunto ora ha 18 anni. Ne è seguito un dimagrimento repentino che mi ha tolto non solo la "ciccia" accumulata durante la gravidanza ma anche la forza per compiere le faccende più semplici. Non ringrazierò mai abbastanza il Dottor Saleri, che all'epoca esercitava all'Ospedale di Gardone Valtrompia, per la sua tenacia nel ricercare le cause del mio malessere: credo di dovergli la vita. Al momento della diagnosi confesso di essermi sentita abbastanza spiazzata (non avevo mai sentito parlare di celiachia prima) ma subito mi è ritornato lo spirito battagliero e l'ottimismo che sussurra all'orecchio: “Ce la puoi fare!” Così è cominciata la salita. Le difficoltà non sono state poche ma ho avuto la fortuna di conoscere persone che mi hanno aiutato a non sentirmi diversa e ad affrontare giorno per giorno questa situazione nel modo giusto.
C'è molta ignoranza riguardo a questa intolleranza: c'è chi pensa sia contagiosa o che mangiando alimenti privi di glutine si possa contrarre la malattia; alcuni credono che non sia poi così grave se ogni tanto ti concedi uno strappo alla regola mangiando una pizza; altri ancora non sanno proprio cosa sia il glutine e in quali cibi è contenuto e quindi sono per te dannosi… Allo stesso tempo c'è anche molta curiosità in proposito: se mi capita di essere invitata ad una cena in compagnia di persone che non conosco è inevitabile che "salti fuori" l'argomento e ho notato che sono tutti bendisposti ad ascoltare una storia interessante, o perlomeno nuova. Una volta appresi i semplici accorgimenti da seguire nella preparazione dei cibi il gioco è fatto. Sono da eliminare, è vero, tutti gli ingredienti che contengono glutine, ma puoi mangiare carne, pesce, frutta e verdura a volontà! E così cominci a riprendere peso (anche troppo qualche volta!) ma soprattutto riprendi le forze e ti accorgi che in fondo ci puoi convivere con quello che all'inizio ti era sembrato un "mostro". Non nascondo che se metto piede in una forneria o una pasticceria (e lo faccio solo se non ho alternativa) mi viene un nodo alla gola pensando ai sapori perduti e il profumo di ciò che non potrò mai più assaggiare mi mette tristezza…ma è un attimo: subito mi torna alla mente quanto sono stata male e accetto il fatto che non posso desiderare ciò che per me è veleno. Ho una grande passione (a parte scrivere ovviamente) ed è cucinare. Mi piace sperimentare ricette nuove. Non sempre però il risultato fa gioire i miei familiari, anche se nella maggioranza dei casi metto in tavola piatti ricchi e fantasiosi, e lo faccio utilizzando materie prime senza glutine in modo da poter io stessa assaggiare le pietanze preparate.
Spesso noi mamme dei piccoli calciatori (Gabriele gioca nella Gardonese) prepariamo dolci per il rinfresco del dopo-partita: prendo l'occasione per far apprezzare i biscotti e le torte per celiaci a tutti i commensali e di solito non rimangono che le briciole… Le materie prime che sono alla base dell'alimentazione di noi celiaci erano reperibili, fino a pochi anni fa, unicamente nelle farmacie, dove ho sempre trovato disponibilità e cortesia. Oggi è possibile trovare interi reparti "a tema" nei grandi supermercati ma c'è anche chi ha voluto fare della cucina senza glutine una professione. In Valtrompia è nata (per la gioia di molti) l'OASI SENZA GLUTINE. In questa "OASI", lo dice il nome stesso, non solo ti puoi rifocillare; il pregio più grande di questo esercizio è che ti fa sentire meno diverso dal solito perché puoi mangiare TUTTO ciò che vedi esposto, senza le solite limitazioni! E poi, diciamoci la verità, quanti di noi sanno cucinare pane, lasagne, dolci squisiti, frittelle, pizze, focacce eccetera!!! E allora, amici celiaci della Valtrompia: CORAGGIO! E già che ci siamo, perché non organizziamo una bella cena (o pizzata) tutti insieme per scambiarci consigli, ricette e amicizia? Aspetto con ansia le vostre risposte. Alla prossima.
Anna Zambonardi
P.S. Potete contattare direttamente il VALTROMPIASET (allo 0308913473) e lasciare il vostro nome e numero di telefono. Penserò io direttamente a organizzare l'incontro.
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