Gente Triumplina ( VERSIONE TESTUALE )Edmondo Bertussi, figlio di Francesco – contadino e operaio – e di Eufemia Ghirardini è nato a Marcheno (BS) il 27 aprile 1941. Nel 1959 i suoi primi articoli su «Il Cittadino», organo della Democrazia Cristiana di Brescia. Nel 1974, alla fondazione del quotidiano “Bresciaoggi”, iniziava la collaborazione col giornale che continua ininterrotta. È iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal maggio del 1976. Collabora in modo continuativo al settimanale diocesano di Brescia «La Voce del Popolo». Ha diretto per vent’anni, dal primo numero del settembre 1977, il Notiziario “La Comunità Montana di Valtrompia” ed è tuttora direttore responsabile del periodico “ieri e oggi resistenza” dell’ANPI di Brescia, fondato nel 1987.
Ha collaborato ad altri notiziari comunali (Sarezzo, Villa Carcina), riviste, periodici. È coautore del volume “Il Culmine. Natura, storia e religiosità del monte Guglielmo” (Fondazione Civiltà Bresciana 2002).
Edmondo Bertussi ha dato alle stampe la prima edizione di una pregevole opera dal titolo “Gente Triumplina” nel 2007 che nell’ottobre dello scorso 2014 ha visto la riedizione del volumetto, agevole per la lettura e profondo di significati che testimoniano in pieno di come Bertussi ami la Valtrompia e ne scriva col cuore.
Ecco le dirette parole di Edmondo Bertussi nell’introduzione del suo libro “Gente Triumplina”
“Questa riedizione ampliata e aggiornata del libro del 2007 va alle stampe grazie alla sollecitudine dell’amico Romano Bettinsoli ed alla generosità concreta di Cassa Padana attenta e vicina al territorio.
Sentivo urgente e doveroso il completamento dell’immagine della mia gente con Sandro Fontana di Marcheno, Padre Remo Prandini di Lodrino, Mario Bernardi di Bovegno, Ettore Rambaldini di Collio, Giuseppe Pirlo di Gardone VT e cioè con il politico valtrumplino più importante del ‘900 a cavallo del millennio dopo Giuseppe Zanardelli di Collio presidente del Consiglio, col missionario in Bolivia martire della sua vocazione, venerato come un santo, con un protagonista assoluto di trent’anni della storia mineraria della Valtrompia, con un albergatore che per tutta la vita ha lavorato e creduto nel futuro turistico della bellissima alta Valle, con un armaiolo reduce di Russia ancora in attività ultranovantenne, testimone di una tradizione di perizia nel lavoro del ferro unica al mondo che dura da cinque secoli.
Ho cercato di farne rivivere l’anima, portare alla luce le radici del loro agire. Ho aggiunto così nuove sfaccettature ad un cristallo: so che ne mancano altre; che ho dovuto scegliere. Spero di aver dato alla fine un’immagine complessiva del valtrumplino contadino -operaio, laborioso e credente, senza dimenticare la sua Resistenza e i suoi sacerdoti attraverso la grande figura di Monsignor Bertoli.
Ho diviso le due parti con sottotitoli diversi: “Radici” la parte nuova, “Calendario” la riedizione del libro del 2007 a salvarne la presentazione di Sandro Fontana e la scansione temporale mensile legata alle diverse storie.
Insieme ho voluto pubblicare in appendice l’affettuosa lettera di Mario Rigoni Stern che dopo il primo volumetto mi ha dato la convinzione per continuare nella passione dello scrivere delle mie origini montanare e contadine.
Nel 70° della sua tragica scomparsa lo dedico a mio padre Cecco, sempre più faro della mia vita, ed, ad un anno dalla scomparsa, al caro Sandro figlio della sua sorella Angelina Bertussi”.
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