Il Calepino tra tradizione e nuovi successi ( VERSIONE TESTUALE )L’opinione pubblica vedeva con diffidenza gli sforzi di quel “visionario” viticoltore che si cimentava nella produzione di vino spumante di qualità, all’epoca vanto esclusivo di territori d’oltralpe. Oggi, dopo 36 anni e altrettante vendemmie, le cose sono decisamente cambiate: il Calepino Brut, che nel 1978 rappresentava per molti un esperimento o quantomeno un azzardato tentativo, oggi è uno spumante affermato e il suo brand è riconosciuto e stimato. Rappresenta sicuramente un vanto della produzione enoica lombarda.
Dopo questo amarcord mi trovo a tenere a battesimo un nuovo spumante dell’azienda: Il Calepino Colleoni Brut Blanc de Blanc. “La nostra azienda – affermano Franco e Marco Plebani, figli di Angelo, purtroppo deceduto prematuramente in un incidente stradale - ha una grande tradizione spumantistica e abbiamo voluto essere tra i primi produttori a investire sulla neonata doc Colleoni. La nostra gamma di spumanti tradizionali si caratterizza per la lunga permanenza sui lieviti, ottenendo grande eleganza, finezza e personalità . Complessità e struttura sono caratteristiche che il consumatore da sempre percepisce e apprezza. Con il nuovo spumante abbiamo voluto interpretare una filosofia diversa. Il Calepino Colleoni è prodotto con uve chardonnay, pinot bianco e pinot grigio. È affinato sui lieviti per 24 mesi . Otteniamo uno spumante fresco e fruttato con evidenti ricordi di agrumi e frutti tropicali, ottima struttura , acidità, sapidità e morbidezza. Un prodotto più easy, meno impegnativo ma allo stesso tempo elegante, ottimo come aperitivo; è il prodotto che in gamma ci mancava”. Durante l’assaggio di questo nuovo spumante, percepisco tutte le sensazioni gustative che con orgoglio i fratelli Plebani mi hanno decantato. Con il passare delle stagioni e delle vendemmie, l’amicizia che mi lega a questi fratelli si è cementata e non mi resta che augurare al neonato spumante un meritato grande successo.
Non meno interessanti sono gli altri Metodo classico prodotti a Castelli Calepio nelle vigne dei fratelli Plebani, in riva al fiume Oglio, in faccia alla Franciacorta: il Brut, il Pas Dosé, il Rosé e la Riserva Fra Ambrogio. Quanto ai vini fermi, bianchi e rossi, oltre ai Valcalepio Doc, ricordiamo il Kalòs (Cabernet Sauvignon in purezza, che ha ottenuto il massimo punteggio sulla Guida 2015 dei sommeliers Ais della Lombardia) e il Mas (Merlot in purezza), due rossi super, quanto di meglio si possa produrre in Lombardia.
Roberto Vitali
Azienda vitivinicola Il Calepino
di Franco e Marco Plebani
via Surripe 1 - 24060 Castelli Calepio (BG)
Telefono 035.847170 - fax 035.4425050
www.calepino.it - info@ilcalepino.it
IL CALEPINO
Ambrogio Calepio (detto “Calepino”) nacque a Bergamo tra il 1435 e il 1440. Il padre, il conte Trussardo Calepio, garantì immediatamente un'istruzione di notevole livello al figlio il quale, nel 1458 entrò nel convento dell'ordine degli eremitani di S. Agostino, dove prese il nome di Ambrogio. La prima edizione del suo Dictionarium latinum fu pubblicata nel 1502 . La versione pubblicata nel 1509 era in quattro lingue: ebraico, greco, latino e italiano. Morì nel suo convento nel 1511, e la sua opera fu portata a termine dai suoi confratelli. I risultati si videro nel 1520 quando il bergamasco Bernardino Benaglio stampò la ventiquattresima edizione, considerata quella definitiva del vocabolario.
La Azienda “Il Calepino” possiede una delle raccolte più numerose del “Dizionario” di Fra Ambrogio
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