In vista di Expo 2015 il Settore Cultura della Comunità Montana di Valle Trompia contribuirà a
valorizzare l'intero territorio provinciale, compresa la città, con il progetto di “Catalogazione del patrimonio culturale della provincia di Brescia”, avviato nel giugno 2014 e ora in
fase di conclusione. Obiettivo del lavoro è la pubblicazione on line del materiale prodotto sulla
piattaforma “E015 Digital Ecosystem”, iniziativa nata dalla collaborazione tra la Società Expo 2015 SpA, Confindustria, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Assolombarda e Unione del Commercio, partecipata attivamente dal Regione Lombardia.
Il progetto, che vede come capofila la Comunità Montana ed è cofinanziato al 70% da Regione Lombardia, ha coinvolto l'Amministrazione provinciale di Brescia e le principali istituzioni museali presenti sul territorio, tra cui il Museo delle Armi e della Tradizione Armiera
di Gardone V.T. e il Borgo del Maglio di Ome, aderenti al Sistema Museale di Valle Trompia e riconosciuti dalla Regione quali istituzioni che garantiscono gli standard per i servizi museali perseguiti dal Ministero per i beni e le attività culturali.
Il lavoro è stato condotto da un'equipe di architetti e storici dell'arte, sotto il coordinamento scientifico di Barbara D'Attoma, coordinatrice del Sistema Museale di Valle. Da settembre a dicembre i professionisti hanno georeferenziato, fotografato e catalogato, secondo la normativa regionale, circa 70 beni tra musei, edifici pubblici e privati, che racconteranno, a chi vorrà avvalersene, il patrimonio culturale di cui è ricca la nostra provincia, dalla città al Lago di Garda, Sebino, Franciacorta, fino alle valli Camonica, Sabbia e Trompia, con i suoi più celebri edifici di culto. Ogni scheda, facilmente consultabile, sarà corredata da un abstract sia in italiano che in inglese, per agevolare l'avvicinamento dei visitatori stranieri.

Attualmente altre catalogazioni del patrimonio culturale valtrumplino sono consultabili sul sito
www.lombardiabeniculturali.it, tra cui quelle relative alle collezioni di beni etnoantropologici del Museo I Magli di Sarezzo e del Maglio Averodi di Ome.