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 Edizione del 01/04/2015
 
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GOCCE DI STORIA

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GOCCE DI STORIA
( VERSIONE TESTUALE )

Sotto la voce “Armate” si attesta che nel 1633 “spende questa Comunità in giornate fatte a Mantova”, mentre nel 1668 “il Principe Serenissimo dimanda guastatori alla Valle” e nel 1690 il Comune spedisce “i suoi soldati ad Asola” (“Libro Consiglj G”, ff. 73 e 110, “Libro Consiglj I”, f. 52 e “Libro Ragioni L”, ff. 147 e 147 v.).

UNA DISGRAZIA
1638, settembre 23
A.P.L., Libro dei Morti (1598-1724).

Maddalena Caterina, moglie di Giovanni Francesco Bernardelli, di anni 60 circa, trovandosi inferma benché non costretta a letto, disgraziatamente casca nella serriola del mulino di Lavone ed ivi perde la vita per annegamento.

DUE FATALI ARCHIBUGIATE
1647, maggio 23-luglio 7
A.P.L., Libro dei Morti (1598-1724).

Il 23 maggio 1647 muore in Lavone Clemente Consolini, originario di “Mò” di Valcamonica, ferito da un’archibugiata, mentre si trova in casa del signor Giovanni Maria Fada.
Il 7 luglio dello stesso anno decede Giovanni Battista Beretta di Bovegno, pure a causa di un’archibugiata, ricevuta da ignoti, durante un agguato nella strada sotto la “Cristola”.

GIAN BATTISTA BONTACCHIO,
“HUOMO DA REMO”
1649, marzo 12
A.S.B., Notarile Brescia, Richiedei Benedetto, notaio in Lavone, filza 5390, ad diem.

Il 12 marzo 1649 Gian Battista fu Ippolito Bontacchio di Pezzaze, con l’assenso di messer Pasino Bontacchio “suo barba” (cioè suo zio), si obbliga a servire come “huomo da remo” sopra le galee del Serenissimo Principe di Venezia, secondo gli ordini di Sua Serenità, a nome dei Comuni di Marcheno e Lodrino, per l’uomo toccato ai detti Comuni nella divisione effettuata il giorno 8 marzo precedente dal Consiglio di Valtrompia sui dodici spettanti alla Valle, oltre quello di Lumezzane; riceverà dai due Comuni predetti lire 300 planet quando sarà accettato dai signori superiori a Brescia e ritenuto idoneo, oltre la paga e lo stipendio che riceverà dal Serenissimo Principe.
All’atto sono presenti come testimoni ser Maffeo fu Gian Battista e Francesco fu Ludovico Ferraglio di Pezzoro, abitanti a Lavone.

UCCISIONE D’UN “BAGOSSO”
1655, giugno
A.P. Bovegno, Battezzati e morti della pieve (secc. XVI-XVIII), f. 10 v.

Bartolomeo Guerra di Bagolino è ammazzato ad Aiale, evidentemente nella parte della contrada sotto la giurisdizione della pieve di S. Giorgio di Bovegno, nel cui registro è annotato il drammatico episodio, alla data del 13 giugno 1655.

una permuta di carbonili
1693, dicembre 18
A.S.B., Notarile Brescia, Sedaboni Gian Antonio, notaio in Lavone, filza 9666, ad diem.

Bartolomeo fu Pietro Balduchelli di Pezzazole e Francesco fu Francesco Piardi di Stravignino si scambiano vicendevolmente l’un l’altro un carbonile al forno della Morina di Pezzaze. Dal momento che il carbonile del Balduchelli è più grande e vale di più, egli riceve dal Piardi berlingotti “cento trenta à buon conto del importar di più (cioè a saldo della differenza di valore tra i due carbonili), secondo la stima fatta dai periti Lodovico Gabrieli e Bartolomeo Bregoli, scelti di comune accordo tra le due parti. L’atto è rogato in Lavone dal notaio Gian Antonio Sedaboni, alla presenza dei seguenti testimoni: Antonio fu Antonio “Toninello” di “Vissone” di Valcamonica, abitante in Mondaro e Gian Giacomo fu Giacomo “Merzaro” di “Pusciavo” di Valtellina, abitante in Lavone.


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