Il piacere di mangiare all’italiana ( VERSIONE TESTUALE )Hanno spaziato da nord a sud, isole comprese, le eccellenze agroalimentari che gli chef di Ristoranti Regionali – Cucina DOC hanno utilizzato per preparare le loro specialità al convegno “Il piacere di mangiare all’italiana” organizzato nei giorni scorsi dalla segreteria dell’associazione al Best Western Hotel Terme Imperial di Montegrotto Terme (www.hoteltermeimperial.it). La bella struttura alberghiera (vedasi alcune immagini in questa stessa pagina ndr), dotata di una spettacolare piscina termale, ha ospitato per due giorni i ristoratori dell’associazione che, dai primi anni settanta, promuove la conoscenza dell’enogastronomia regionale intesa come espressione di cultura ed importante componente dell’offerta turistica.
Il radicchio veneto, le mele del Trentino, i coniglietti del Monte Epomeo di Ischia, gli agnelli, i carciofi e il prelibato pecorino sardo sono stati alcuni degli ingredienti dei piatti che hanno composto i Convivi DOC: menù realizzati con specialità di diverse regioni, in armoniosa successione, sposate a vini che esaltano la loro bontà.
Nei due giorni del convegno enogastronomico, che ha visto la presentazione in anteprima del completo restyling del portale www.ristorantiregionali.it, si sono assaggiate ricette classiche come i Casoncelli (la pasta ripiena contesa tra Bergamo e Brescia, tanto da indurre la Camera di Commercio di Bergamo a definire la loro preparazione con un disciplinare), le Crestagliate (antica minestra dell’entroterra marchigiano), piatti creati dalla fantasia dello chef come lo sformato di patate all’elicriso e ancora dessert tradizionali come lo strudel o il semifreddo al torroncino.
Un brindisi con “Aimante” le pregiate bollicine di Barone Pizzini, che produce da agricoltura biologica in Franciacorta, ha aperto il convegno che ha visto la partecipazione di giornalisti della stampa quotidiana, periodica e di settore.
L’Azienda F.lli Pinna di Thiesi (Sassari) - leader del settore caseario ovi-caprino sardo per storia e dimensioni, che produce ed esporta in vari Paesi ogni anno oltre 10.000 tonnellate di formaggi e ricotte tra i quali primeggia per volume il PECORINO ROMANO DOP e per notorietà il pecorino BRIGANTE – ha proposto in degustazione alcuni formaggi scelti nella vasta gamma delle sue specialità in abbinamento al vino “Aragosta Vermentino frizzante DOC”, recente interpretazione della storica etichetta dalla Cantina Santa Maria la Palma di Alghero, altro esempio di imprenditorialità sarda, con una produzione di circa 4.000.000 di bottiglie l’anno, in prevalenza Vermentino.
Accanto a queste grandi realtà produttive si sono degustati prodotti di nicchia come il Per’E Palummo della cantina D’Ambra di Forio di Ischia, il Rosso Marche della Cantina Pievalta di Maiolati Spontini dei Colli di Jesi tra le prime in Italia a produrre da agricoltura biodinamica, il pluripremiato Moscato d’Asti, proposto anche nella sua versione “passito”, della Bera di Neviglie territorio d’elezione per un vino sempre più apprezzato all’estero.
Marinella Argentieri
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