Associazione Artigiani: VACANZE DEGLI STUDENTI E SVILUPPO SCIENTIFICO ( VERSIONE TESTUALE )La durata delle vacanze degli studenti del vecchio continente è inversamente proporzionale allo sviluppo scientifico culturale e quindi economico dei rispettivi paesi.
Più alta, circa 12 settimane, la durata delle vacanze estive in alcuni paesi come la Turchia, Romania, Estonia, Portogallo e Italia. La più bassa circa 7 settimane, in Germania e Inghilterra.
Mi rendo conto che è un'operazione del tutto semplicistica, voler collegare il tempo dedicato sui banchi di scuola dei giovani studenti allo sviluppo dei rispettivi paesi.
Andrebbero presi in esame molteplici fattori, approfonditi, depurati, ottimizzati; resta il fatto che alcuni indicatori paiono calzare se non confermare la tesi secondo cui: più tempo viene dedicato alla formazione e maggiori sono i risultati ottenuti in termini di ricerca e quindi sviluppo (non solo in termini economici) del Paese.
Le domande di brevetti presentate all'UEB, Ufficio Europeo Brevetti, sono state nel 2014 da parte dell'Italia 3.613 contro 25.621 della Germania.
Ovviamente è determinante la qualità dell'insegnamento rispetto al numero delle ore passate sui libri ed è sicuramente un passo avanti la riforma in atto che prevede l'alternanza con stage di 400 ore per gli Istituti Tecnici e 200 per i licei.
Resta il fatto che ogni volta che in questo Paese si accenna al cambiamento, o solo si sollecita una riflessione come quella del Ministro Poletti, le polemiche, più che le proposte, o i dati che ci vedono via via scivolare nelle classifiche, (quelle che contano) prendono il sopravvento.
Varrebbe quindi la pena chiederci non tanto perchè, ma come invertire la tendenza, magari facendo riferimento ai premiati di Stoccolma: 20 italiani contro 204 tra Germania e Gran Bretagna.
Eppure, se non mancano le menti, (Fermi e la Montalcini erano italiani), certamente nel campo dell'insegnamento qualcosa andrebbe rivisto.
|