''Nati sui monti… caduti sul mare'' ( VERSIONE TESTUALE )Si è ampiamente concluso il 32° TAN: i vincitori finali al termine del secondo week end di regate sono stati premiati durante la Cerimonia di chiusura al Villaggio Tuttovela, alla presenza delle Autorità militari e civili e davanti ad un caloroso pubblico, culminata con l’ammaina bandiera a bordo della Nave Scuola Orsa Maggiore, teatro di numerose visite durante i giorni della manifestazione. Nonostante la congiuntura economica abbia da tempo messo alla prova la nautica ed il mondo del diporto, il Trofeo Accademia Navale e città di Livorno si è confermato un evento velico consolidato, incipit di successo della stagione velica primaverile. Ma non c’è stato solo spettacolo sportivo. Il villaggio Tuttovela, oramai dimora storica del Trofeo, ha accolto come ogni anno una miriade di visitatori accorsa agli stand ed ai moli del Porto Mediceo. Nato nel 1984, il Trofeo nel corso degli anni è cresciuto sino a divenire un appuntamento tradizionale del panorama velico. Con la sua trentaduesima edizione, il Trofeo si è confermato un appuntamento di riferimento per tutta la marineria italiana, capace di combinare agonismo, passione per il mare, grande tradizione e solidarietà, accomunando nella vela un pubblico di grandi campioni, appassionati, giovanissimi e diversamente abili. Numerosi gli eventi collaterali a contorno del Trofeo, che hanno rispettivamente aperto e chiuso l’attuale edizione nel piazzale dell’Accademia Navale. Oltre alla cultura dello sport, il TAN ha promosso anche tante iniziative culturali per i suoi visitatori. Arrivederci, quindi, alla 33^ edizione del Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno, tutti consapevoli che anche la prossima edizione si confermerà come la più importante kermesse della vela d’Italia.
Ogni informazione
sul 32° TAN sul sito
www.trofeoaccademianavale.eu
Il nostro periodico VALTROMPIASET – GIORNALE DELLA VALTROMPIA (presente alla manifestazione livornese ormai da parecchie edizioni) è diffuso in Val Trompia zona lontana dal mare, ma Gardone Val Trompia è stata terra di marinai. Nel secondo conflitto mondiale furono più di 500 i giovani che vestirono la divisa della Regia Marina e poi successivamente nella Marina Militare fino agli anni '70. Oggi il gruppo marinai di Gardone Val Trompia, guidato da oltre 25 anni dal Cav. MARIO BONDIO, conta oltre 150 soci di cui 110 che hanno prestato il servizio militare in marina. Quest'anno il gruppo dei marinai di Gardone Val Trompia ha partecipato con oltre trenta soci e simpatizzanti al raduno nazionale che si 'è svolto a Ravenna nei giorni 9 e 10 maggio. Come si vede dalla foto sono preceduti nella sfilata dallo striscione “nati sui monti caduti sul mare”, lo stesso motto inciso sul monumento eretto al centro del Quadriportico Beretta, per ricordare i trenta gardonesi caduti in marina. A novembre, come ogni anno nella ricorrenza di S. Barbara, si trovano dopo la Messa a deporre numerosi la corona d'alloro proprio al monumento al denominato “Quadriportico MARINAI D'ITALIA”. Nel numero 37 del nostro VALTROMPIASET del 16 dicembre 2013 abbbiamo voluto ricordare i sommergibilisti gardonesi e nel numero 42 del 19 giugno 2014 i marinai delle "siluranti", che durante la seconda guerra mondiale furono quelle che sopportarono il maggior peso maggiore in termini di caduti e di perdite di navi.
Anche le grandi navi da battaglia ebbero le loro perdite, la più grande in termini di perdite umane fu quella che passò come lo scontro di capo Matapan, tragedia per migliaia di marinai ed una delle più gravi disfatte della Marina Italiana. In particolare l'incrociatore Fiume ebbe 814 caduti, tra loro i marinai gardonesi SERG. MECC. GUERINI BATTISTA cl. 1915, i cannonieri SABATTI DOMENICO cl. 1916 e POLI BATTISTA cl. 1919. In totale morirono 2330 marinai italiani degli incrociatori Fiume, Zara e Pola e dei cacciatorpedinieri Carducci ed Alfieri.
Dai fatti sopra descritti si può notare che i gardonesi cercavano di imbarcarsi dove già c'era un loro compaesano, questo per sentirsi più vicini a casa, ma questa cosa provocava ovviamente più lutti nel paese in caso di perdita della nave. Si arriva all'armistizio dell'8 settembre 1943, tutta la flotta si sta dirigendo verso la base della Maddalena, la corazzata Roma mentre era in navigazione nel golfo dell'Asinara alle 16 del 9 settembre viene colpita da una bomba lanciata da un bombardiere tedesco che colpisce un deposito munizioni. Alle 16,11 la nave si capovolgerà spezzandosi in due tronconi. Sella corazzata Roma moriranno 1352 marinai, altri 622 marinai verranno raccolti per la maggior parte feriti ed ustionati . Tra i caduti il marinaio gardonese PIETRO BRIGNOLI cl. 23, (il fratello ANGELO con altri due marinai gardonesi è già perito nell'affondamento del CT. Lanciere il 23 marzo 42).
A mio nome e del VALTROMPIASET voglio ringraziare tutta l'Accademia Navale di Livorno nella persona del Comandante Federico DELL’AGNOLO, un grosso grazie anche ai suoi collaboratori per la disponibilità e cortesia dimostratami.
Ivano Gares
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