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 Nr.15 del 18/06/2007
 
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''Garanzia di tutela''
Siamo una nazione carente di fonti energetiche e questo penalizza fortemente il nostro apparato produttivo

Ma il problema non sembra preoccupare il ministro verde Pecoraro Scanio, che - dice lui - ci difende da coloro che distruggono l'ambiente, e si è dichiarato perciò contro la centrale a Turbogas da 800 megawatt progettata a Offlaga.
Gli industriali siderurgici spiegano che la centrale serve, perché i costi dell’energia sono altissimi, sono i più alti d’Europa come affermano le quindici aziende bresciane più energivore aggregatesi nel 2002 nella Seb.
Queste aziende sono: Alfa Acciai, Feralpi, Ori Martin, le fonderie di ghisa, la Filartex, la Eredi Gnutti Metalli, nelle quali trovano occupazione 12 mila dipendenti. Importare energia dall’estero non conviene, sostengono gli industriali poiché sono troppo alti i costi e gli elettrodotti sono insufficienti. Però sono sempre più forti le proteste dei comitati e dei sindaci della Bassa nel timore che siano minacciate le produzioni agricole di pregio e la salute degli abitanti. Sono questioni ricorrenti poiché il carico degli allevamenti di suini è notevole e l'inquinamento è rilevante. Per questo i progettisti della centrale di Offlaga pensano ad un’opportunità di disinquinamento. Accanto alla centrale propongono un impianto a biogas che smaltirebbe milioni di quintali di reflui, provvedendo a garantire l’uno percento del gas necessario ad alimentare la centrale stessa. La combustione del metano genererebbe ossidi d’azoto e anidride carbonica ma non polveri sottili. Non ci sarà alcun consumo di acqua, visto che la centrale verrebbe raffreddata ad aria. Insomma, la centrale di Offlaga come "garanzia di tutela" del comparto industriale bresciano, a partire dall’acciaio e per far fronte alla crescente domanda di energia per gli usi civili. Sembrerebbero motivazioni valide, ma a Offlaga la protesta non demorde, mentre all'impianto termoelettrico da 800 Megawatt dimostrano di non rinunciare Seb, International Power e Asm che l'hanno progettato. L’iter per la realizzazione sembra ormai ad un punto di non ritorno poiché il ministero dello Sviluppo Economico ha già richiesto il pagamento di 250mila euro per le ultime pratiche procedurali. Alla Seb sono convinti che in trenta mesi la centrale di Offlaga sarà pronta e funzionante. Con sollievo per i costi delle aziende. Tutto dopo una campagna di informazione e disinformazione che invece di chiarire la questione e far comprendere i termini del problema ha frastornato la gente che non sa più a chi credere, se a coloro che fanno parte del governo e chiedono soldi per completare la procedura, come il ministro dello Sviluppo, o ai puristi dell'ambiente pronti a contrastare programmi che non condividono senza spiegare però come il governo Prodi manterrà gli impegni per lo sviluppo che tanto ha promesso.

Franco Piovani


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