Erano presenti numerosi i giornalisti anche corrispondenti delle grandi testate della stampa estera. Due ore al mattino e due ore al pomeriggio per fare scoprire ai giornalisti la grappa e guidarli in un assaggio che ha coinvolto prodotti provenienti da tutta Italia.
Il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, nel suo saluto ai partecipanti si è soffermato sulla tutela della nostra acquavite di bandiera. "La Grappa sta prendendo sempre più piede sui mercati internazionali e si fa ambasciatrice del made in Italy - ha dichiarato -. Per questo esige tutte le attenzioni affinché sia protetta da imitazioni che ne possano offuscare la qualità. Il mio impegno in Commissione Agricoltura è da tempo rivolto alla tutela dei prodotti tipici che fanno unico il nostro Belpaese".
È una notizia che commuove non certamente pari a quelle che sentiamo ogni giorno sulla povertà delle famiglie, molte delle quali si trovano in situazioni che invece di diminuire sono in crescendo. Ma i nostri esponenti delle istituzioni, eletti per servire il popolo, hanno ben altro cui pensare. Pensano alla grappa, distillato un tempo riservato ai poveri, ai lavoratori per invogliargli a battere la mazza, ma pure ai solati per mandarli in combattimento. Ma sono cose del passato. Oggigiorno i nostri servitori del popolo hanno scoperto la grappa e se fanno difensori. Senza cannoni e schioppo, ma con parole incisive che sanno pronunciare come maestri di vita e di pensiero. E se pensassero anche a qualcosa di meno inebriante come ad esempio a non dissipare denaro in opere di regime costose ed inutili?
Franco Piovani |