''LIDEA''… perché occorre sempre l’idea giusta ( VERSIONE TESTUALE )Lumezzanese di nascita, l'intraprendente imprenditore ha fatto del mondo la sua casa, essendo in costante movimento alla ricerca di nuovi mercati e nuove collaborazioni. Dal 1948 la sua azienda coniuga tradizione e innovazione, realizzando macchine per la finitura dei metalli in grado di lavorare oggetti di forme, dimensioni e materiali diversi. La Ghidini Felice Italo Srl, che distribuisce oggi i suoi prodotti su scala mondiale, è un altro esempio sul nostro territorio di come, grazie ad una buona gestione ed una coraggiosa intraprendenza, la crisi si possa fronteggiare. Spesso la soluzione ad un problema è li di fronte a noi e per trovarla è necessario solamente alzare lo sguardo, allargare la propria visione e guardare la realtà nella sua interezza. È così che Ghidini Ruggero ha avuto “LIDEA” giusta.
Come spesso accade nelle realtá imprenditoriali più durature la tradizione di famiglia risulta essere uno dei fondamenti per il successo di un'azienda, é così anche nel vostro caso?
Per le nostre piccole e medie imprese, la tradizione familiare è stata importantissima in passato, lo è oggi e lo sarà sempre. Questo vale, in modo particolare, dal punto di vista dell'esperienza. Tuttavia, sono consapevole che oggi il mondo è passato su un' altra lunghezza d'onda e ci impone di stare al passo, sfruttando le opportunità rappresentate dalle nuove tecnologie, che sono fondamentali per il lavoro. Conoscere le lingue, viaggiare e aprirsi al mondo sono cose che oggi dobbiamo essere in grado di coltivare. I prodotti italiani sono riconosciuti e ricercati come tra i migliori al mondo. Forti della nostra esperienza e consapevoli delle potenzialità della tradizione artigianale e industriale italiana, bisogna però anche cercare di concretizzare idee nuove. E le nuove generazioni, devono assumere la responsabilità di superare visioni, dagli orizzonti a volte limitati ed entrare nel mondo, utilizzare tutte le risorse formative e tecnologiche, di mobilità, di comunicazione e di conoscenza a nostra disposizione, avere il coraggio di saper cambiare, rimanere cioè al passo con i tempi. Cosa che non è purtroppo accaduta in molte realtà imprenditoriali che hanno affrontato dei cambi generazionali. Le nuove generazioni spesso non hanno avuto la lungimiranza che il periodo richiedeva e si sono bloccate attorno a schemi imprenditoriali tradizionali. Si può avere il prodotto più bello del mondo, ma deve essere promosso e venduto, in un contesto mondiale di cui si devono conoscere e maneggiare i meccanismi. Il mondo del lavoro non è una realtà teorica.
Ci può fare una panoramica sulla vostra produzione?
Noi costruiamo macchine speciali di pulitura, lucidatura, satinatura e smerigliatura. Partiamo dalle tradizionali motrici manuali con l’ausilio dell’operatore, dopodiché realizziamo macchine semiautomatiche, transfer a tavola rotante, ed infine costruiamo le isole robotizzate, impianti brevettati costituiti principalmente da un magazzino, in cui si posizionano i pezzi da realizzare, e da un robot antropomorfo, programmato su multi-unità di finitura ad alta tecnologia, che esegue le operazioni di finitura sul pezzo. La riproduzione dei movimenti umani, attraverso una serie di sensori di sensibilità, permette di ottenere una qualità e precisione di ogni singolo pezzo pressoché perfette, e soprattutto costanti nel tempo.
Non per ultima c’è l’ introduzione di un nuovissimo impianto unico al mondo, denominato, non a caso, “LIDEA”, un sistema brevettato, rivoluzione mondiale assoluta nel settore delle macchine per la finitura dei metalli.
Appunto questo prodotto è il vostro cavallo di battaglia, ci può spiegare le sue peculiarità?
LIDEA nasce da un’intuizione che ebbi nel 2012. Un cliente mi chiese, come del resto è ormai consuetudine: “Voglio un impianto che deve produrre il massimo dei pezzi , costare poco, essere facile da programmare e consumare poco, così posso finalmente competere con i miei concorrenti dei mercati emergenti, Cinesi in particolare” in parole povere..un miracolo!
Tornando a casa, ebbi dunque l’idea (da qui il nome della macchina) che rivoluzionò la mia produzione.
L’idea era tanto semplice quanto geniale. Al contrario delle classiche isole standard, dove il robot spostava l’articolo sulle varie stazioni di lavorazione posizionate in posti differenti nello spazio, la nuova LIDEA concentra tutte le unità di lavorazione intorno ad un unico punto, grazie ad un sistema rotante che porta le unità al pezzo da lavorare, e non viceversa. I benefici per le aziende che la utilizzano sono enormi. Una riduzione del 70% dei tempi di programmazione e preparazione delle macchine, una riduzione delle emissioni di CO2 dell’80%, un risparmio del consumo di petrolio pari a 13 t l’anno, ma soprattutto un risparmio energetico del 60%, rispetto alle isole standard, pari circa a 22000 € l’anno.
Grazie anche al brevetto di questa macchina, nonostante la crisi, la vostra produzione è in crescita anno dopo anno, dove sta il segreto?
Secondo me, uno dei segreti consiste nell’essere curiosi del mondo che ci circonda ed avere coraggio nelle scelte. Bisogna sempre cercare di capire prima la natura dei problemi per poi essere in grado di risolverli. Bisogna saper ascoltare con umiltà tutto e tutti, non voler solo vendere.
Una componente fondamentale del successo sono le persone con cui lavoro. Il gruppo va costantemente incentivato e motivato: con corsi di formazione sul lavoro, con corsi di lingua, economicamente.
Bisogna inoltre saper sfruttare le nuove tecnologia che il mondo offre ossia internet e/o quant’altro annesso e connesso. Si pensava che l’esperienza da sola bastasse alle aziende per andare avanti. Ma oggi l’esperienza ormai l’abbiamo acquisita, noi Italiani siamo bravi a fare le cose, e questo lo possiamo dire ad alta voce. Questo non è voler essere presuntuosi, perché i dati e i fatti lo dimostrano chiaramente e se si gira un po’ il mondo lo si può constatare di persona, ovunque!
Essere pertanto consapevoli del proprio valore, dei propri punti di forza e della propria esperienza, e metterli a frutto, per trarne impulso e farne qualcosa di adeguato al momento attuale.
Occorre avere dunque umiltà unita al coraggio, apertura e freschezza mentale, e saper attrarre, motivare e formare i giovani. È quindi a loro a cui bisogna dare fiducia e stimolo, e chiedere impegno per il futuro.
Francesco Bossini
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