Pietro, da ormai dieci anni ci hai lasciati. Il tempo che passa – si dice – ti aiuta e ti offre un poco di sollievo. Non è sempre vero oppure per noi non è proprio così.
È certo vero che il tempo trascorre tra momenti più o meno sereni, ma ci accorgiamo ogni giorno di più come tutto possa finire da un attimo all'altro. Ma quello che in questi anni ci sta facendo più dolore (ed un senso di rabbia) è il costante pensiero che una persona come te, caro Pietro, pieno di vita e di voglia di vivere, non ci sia più, non sia più fra noi.
Qualcuno ha scritto che la maniera migliore per prevedere il futuro è quello di crearlo e di inventarlo. Questo pensiero tu lo hai incarnato. La frase racchiude tutto il tuo spirito. E noi che abbiamo lavorato vicino a te sappiamo e continuiamo a capire quanto sia vero.

Pietro, ci hai insegnato nei fatti a non “accontentarci” mai, a cercare sempre di migliorare, ad affrontare con grinta e decisione i problemi e le avversità del lavoro e della vita. Ci hai dimostrato che i problemi si possono superare, ma non dobbiamo evitarli.
Sappiamo e capiamo ogni giorno di più che anche quando eri nervoso e magari anche arrabbiato, lo eri perché nella sostanza volevi farci capire (e lo abbiamo capito) che ognuno di noi doveva e deve lavorare non solo per se stesso ma per tutta la tua, se permetti, la “nostra” famiglia della tua “Olli Scavi”.

Noi abbiamo messo in pratica i tuoi insegnamenti o almeno continuiamo a cercare di farlo. A te risultava facile. A noi un poco meno, ma stiamo andando avanti. Non è e non sarà facile, ma il tuo esempio e il tuo ricordo ci sono di grande aiuto ed è per noi motivo di grande orgoglio. Ma tu, Pietro, continua a cercare di fare il possibile per aiutarci e grazie, con granfe affetto, dai tuoi della “Olli Scavi”.