Per i forestieri
1545, luglio-1613, dicembre 30
A.C.P., Annali di Pezzaze, f. 389.
Nel 1545 “si annoverano le bocche alle quali si dispensa l’entrata del Comune, ma non si comprendono le bocche de’ forastieri abitanti fuori del Comune, alli quali si espone non darsi i dazi perché non fanno buoni i dazi d’esso Comune” (“Libro Consiglj D”, f. 209 v.); il 13 gennaio 1597 il Comune litiga con i forestieri (“Libro Ragioni F”, f. 45 v.) e nel 1613 “intraprende parti in proposito di distribuzioni d’entrate, di limitazione, d’estimo, e di forastieri” (“Libro Consiglj F”, ff. 224 e 225).

“Guastatori”
per la fabbrica
di Palmanova nel 1594
A.C.P., Annali di Pezzaze, f. 61.
Il Comune spedisce nove “guastatori” per la fabbrica di “Palmanuova”, cittadella fortificata a forma di stella in Friuli, roccaforte della Serenissima (“Libro Ragioni F” e “Mazzo P. Processo 1”).

Alcuni matrimoni
tra forestieri
e donne di Pezzaze
1626, agosto 8-1633, agosto 25
A.P.P., Libro dei Matrimoni (1608-1685).
Messer Giovanni, figlio del defunto messer Antonio “Sivolini dal luogo dal Losjo della Valle di Scalvo Diocese di Bergamo” contrae matrimonio, in data 8 agosto 1626, con donna Angela fu Bertolino Minelli della terra di Pezzaze, nella chiesa parrocchiale di S. Apollonio, alla presenza del rettore don Quarantino Quaranta e dei testimoni messer Pietro Imeldi, messer Antonio “Macarino” e messer Pasino Bontacchio.

Messer Giuseppe fu Giacomo Faustini di Milzano si unisce in matrimonio, l’8 febbraio 1629, con donna Angela, figlia di messer Giovanni Antonio Facchini, nella chiesa di S. Apollonio di Pezzaze, alla presenza di don Quaranta, Pietro Imeldi, Giambattista e Giovanni Antonio Sedaboni.

Il 17 giugno 1630, pochi giorni prima dell’arrivo della peste nel territorio di Pezzaze, un certo Giovanni Antonio fu Giovanni Zambelli “della Croce” si sposa con donna Angelica, figlia di Filippo Balduchelli di Pezzazole, nella chiesa parrocchiale di S. Apollonio, alla presenza del rettore don Quarantino Quaranta, e dei testimoni Venturino Minelli e Giacomo Calcini.

Giuseppe Rava, originario di Bagolino, contrae matrimonio, in data 19 gennaio 1631, con donna Caterina “quondam Canelli”, parrocchiana di Pezzaze. Il rito viene celebrato da don Antonio Fregoldi, nuovo rettore della chiesa di S. Apollonio, alla presenza dei testimoni Giovanni Antonio Sedaboni e Taddeo Piardi.

Il 16 maggio 1633 viene registrato lo sposalizio di Francesco “di Marchi di Magno di Inzino” con Caterina fu “Comino di Rossi”, parrocchiana di Pezzaze. Il rito viene celebrato da don Fregoldi, alla presenza dei testimoni Giacomo Viotti di Stravignino e messer Ludovico Filippini di Inzino, “havendo ottenuta lisenza dalli superiori”.

Il 25 agosto 1633 Domenico “Morzenti” di Scalve impalma donna Cecilia, figlia di Giovanni Antonio “Calzini” davanti al rettore Fregoldi ed alla presenza di Antonio Gabrieli e Francesco Viotti di Stravignino.