Auguri Presidente e grazie ( VERSIONE TESTUALE )È una storia, quella artigiana, che va di pari passo con quella dell’Associazione e coinvolge tante professionalità, aspettative, volti del lavoro. Una storia che oggi ha superato la boa dei settant’anni ed è frutto di attenzioni costanti, di sviluppo, di comunicazione. Ne parliamo, ripercorrendo i tratti di cammino più recenti, con il Direttore Generale dell’Associazione Artigiani, Francesco Gabrielli.
“L’attività associativa del 2015, ci ha visto con soddisfazione incrementare del 9% il tesseramento. Credo che questo sia un dato che testimonia il gradimento delle imprese per l’attività che svolgiamo a loro favore. Un dato che riteniamo sia dovuto anche alla forte attività di informazione che abbiamo avviato dallo scorso anno su più canali: dalla newsletter, che ha portato un incremento di registrazioni alla mail-list superiore al 12% da inizio anno, al giornale ‘L’Artigiano Bresciano’, ai quotidiani locali, alle trasmissioni televisive, ricordiamo Teletutto e Punto Tv e le trasmissioni radiofoniche su RadioVera. Tutto questo in un contesto dove da parte delle nostre imprese si manifestava l’esigenza di avere informazioni. Abbiamo così ritenuto questo il focus principale sul quale concentrarci nel corso dell’anno: fornire più informazioni possibili agli associati sulle problematiche che riguardano la piccola impresa”.
Avete anche trasformato il contatto diretto via internet con l’associato, pensiamo al portale dell’Associazione Artigiani...
“Al lavoro di comunicazione in effetti poi si è unito un ulteriore veicolo informativo, rapido e pratico: il sito internet. L’abbiamo sistemato a livello di restyling, non solo grafico ovviamente, rendendolo più moderno e gradevole, ma a livello di contenutistica. Pensiamo alla tessera di iscrizione: ora è possibile iscriversi anche online. Non manca la piattaforma dedicata ai corsi che artigiani e dipendenti ora possono seguire online, dalla propria casa o dall’azienda stessa. E questo comporta una riduzione di sprechi di tempo, costi. Tutti i principali corsi possono essere seguiti anche in questo modo. Chiaramente l’associato sul sito internet dell’Assciazione trova aree fiscali, sindacali, dove ad esempio controllare il proprio contratto di lavoro, l’attività della Categorie, lo scadenziario o le ultime novità.
C’è tutta una serie di ‘form’ che servono a permettere che l’Associazione sia presente all’interno dell’azienda nel momento in cui ne sussiste la necessità. È una possibilità immediata, per una prima informazione. Il sito va bene: le visite sono in continuo incremento. Ovviamente ci sono parti dedicate a immagini, eventi sociali, trasmissioni televisive. È possibile quindi ritrovare quanto serve o quanto si è vissuto insieme”.
Che ruolo ha la tecnologia oggi, si sente il passaggio generazionale?
“Si sente il passaggio, ma non vuol dire che abbiamo sposato solo la tecnologia. La tecnologia è solo un mezzo per facilitare il lavoro. L’Associazione per questo si vuole muovere nella nostra provincia, andando a trovare le proprie aziende. E questo varrà ancora di più per il futuro. Non può esistere solo un rapporto ‘freddo’ solo dettato dalla mail che ti arriva. Il rapporto umano deve essere comunque mantenuto. Noi vogliamo prossimamente incontrare direttamente i nostri associati e questo è un chiaro obiettivo”.
Come è andata la Festa per i 70 anni dell’Associazione Artigiani, in piazza Paolo VI?
“Direi che andata oltre ogni nostra aspettativa. E questa è la sintesi migliore. Ci eravamo posti come obiettivo di far conoscere la nostra realtà alla cittadinanza, ai bresciani. Abbiamo testimoniato le attività, il lavoro dell’artigiano, la parte artistica, quella pratica, anche con immagini di attività che non potevamo portare inpiazza per ovvii motivi logistici. La risposta è stata eccezionale”.
L’emozione più viva, rimasta da quella Festa?
“Credo che la cosa più bella sia stato vedere 300 artigiani collaborare tra di loro, per la costruzione e lo sviluppo della manifestazione. È stato bellissimo nel backstage del lunedì vedere tante persone che hanno prestato gratuitamente la loro opera, fin dalle primissime fasi di allestimento. Anche questo è lo spirito dell’Associazione. Certo, vedere cosa possa nascere dalla lavorazione del ferro, la maestria dei tipografi nel far ‘nascere’ un foglio di carta, il lavoro paziente dell’intaglio del legno da dove nascono due mani che spezzano il pane, i ragazzi della Vantini che riescono a trarre opere da un blocco di marmo è toccante. La testimonianza della Vantini è stata molto sentita. Sono passati dal ‘panico’ del venire in piazza all’entusiasmo”.
Dal padre al figlio, c’è un segnale di continuità?
“Giovani e non più giovani, sì, è stato uno dei temi conduttori, con l’insegnante artigiano che spiegava ai ragazzi come fare, in tutti i settori, dalla lavorazione del pellame all’acconciatura. E una testimonianza di questo filo conduttore arriva anche dalle visite scolastiche. Erano tantissime e i giovani molto attenti. È stata una bella festa, appunto, una testimonianza. Siamo usciti tra la gente e abbiamo reso partecipi di questa storia le persone”.
Direttore, un suo ricordo del Presidente uscente Enrico Mattinzoli?
“Enrico Mattinzoli l’ho potuto apprezzare in tutti questi anni. E penso che lo si apprezzi ancora di più guardando la storia dell’Associazione. Ventitré anni di presidenza sono significativi e questo la dice lunga sul suo impegno e sulla sua attività. Posso dire che lui non ha mai utilizzato l’Associazione per fini suoi personali. Anzi, le sue esperienze al di fuori del mondo associativo sono avvenute grazie alle sue capacità. E aggiungo, le ricadute positive che ha avuto l’Associazione sono state un riflesso del suo impegno personale esterno.
Non dimentichiamo che anche le modifiche statutarie con l’introduzione del ‘fine mandato’ sono state volute da lui, proprio perché puntava alla necessità di un ricambio: è stato lungimirante. Approfitto di questa occasione per ringraziare tutta la Giunta Esecutiva che ha operato a stretto contatto con il Presidente Mattinzoli e per il contributo che hanno fornito nelle varie entità di rappresentanza, dove hanno partecipato in nome e per conto dell’Associazione. Si tratta di un valido apporto e di una azione sinergica che ha prodotto e continuerà a produrre buoni risultati.
Credo che gli rimarrà un rammarico. Non essere riuscito nel processo di unificazione di tutte le Categorie. Ma non abbiamo ancora smesso di proseguire il suo lavoro. Proseguiamo. Cerchiamo di trovare sinergie tecniche e questo è un gran passaggio, anzi, una prospettiva.
Quindi, proprio come ha detto Mattinzoli all’inizio di questo numero speciale, lo ribadisco auspicando per lui ilmeglio: auguri Presidente, ad maiora”.
|