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 Edizione del 16/03/2016
 
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''GOCCE DI STORIA''
ricerche e proposte di tradizioni e cultura locale a cura di Ados Fiordeo Sedaboni
Leggi l'articolo completo in forma testuale ( clicca qui )



''GOCCE DI STORIA''
( VERSIONE TESTUALE )

AMMISSIONE DI DUE
FRATELLI MORDENTI ALLA “ORIGINALITÀ”
1653, MARZO 2
A.C.P., annali di Pezzaze, f. 75

Con atto delnotalio Benedetto “Ricchiedei”, Comino e Domenico, figli del defunto Giovannantonio Morzenti “da Chiveno” nella Valle di Scalve, “abitanti da molti anni nella contrada d'Avano”, sono ammessi tra gli originari e fanno “il giuramento di fedeltà, e di mantenere, e difendere le ragioni del Comune”, impegnandosi a pagare al medesimo lire 200 planette ciascuno entro quattro anni “dovendo frattanto correre il livello del 5 per cento”.


MATRIMONI DI FORESTIERI IN PEZZAZE
1654, novembre 26-1662, maggio 23
A.P.P., Libro dei Matrimoni (1608-1685)

Il 26 novembre dell'anno1654, Francesco, figlio di Bartolomeo “Mangione”, contrae matrimonio “per verba de presenti in faciem Ecclesiae” con Maria figlia del defunto Antonio Gabrieli alla presenza, in qualità di te4stimoni, di Antonio Gabrieli e di Domenico Mordenti “Scalvino”, abitante in Pezzaze; il rito viene celebrato dal rettore Federici.

Antonio Trevaini “di Scalvohora habitante in Pesazze” contrae matrimonio, in data 8 febbraio 1655, con Caterina Piardi, alla presenza del rettore don federici e dei testimoni Matteo Bontacchio e Giovanni “Gilmede eremita”, con le solite procedure, fedeli ai dettami del Concilio Tridentino.

Romello Romellini “Schalvino habitante in Pesazze” si sposa il 17 febbraio 1659, con donna Paola, figlia di “Bertolino Galvagno”, alla presenza del rettore della Chiesa di S. Apollonio Giovanni Battista Federici e dei testimoni Giovanni Antonio Sedaboni e Pietro Viotti.

Il 5 luglio 1661 un certo Martino fu Giacomo “Bazzettino di Cerveno di Vallecamonica”, si unisce in matrimonio con Caterina fu Matteo Bontacchio di Pezzaze, alla presenza di don Giovanni Battista Federici “Curato” e dei testimoni messer Micheli Belli e Bartolomeo Gaudenzi (“Godenzo”).

Francesco, figlio del defunto “Martino Calabres di Grignage Vallecamonica” impalma Domenica fu Bettino Gabrieli di Pezzaze. Il rito viene officiato in data 19 luglio 1661 da don Battista Federici, rettore della chiesa di S. Apollonio. I testimoni sono messer Giorgio Richetti e messer Comino Mordenti.

Il 23 maggio 1662 un certo Giovanni, figlio di Stefano Fantoni di “Losino di Vallecamonica” contrae matrimonio con Pasqua, figlia di Zanolino Piardi, alla presenza di don Federici e dei testimoni Battista Sedaboni, Bartolomeo di messer Nicolò Balduchelli e Antonio (“Tone”) fu Battista Minelli.


PER IL SENTIERO DI BEDOLE
1658, maggio
A.C.P., Annali di Pezzaze, ff. 76-77

Il 19 maggio il Comune “dà incombenza” di vendere un fienile in Pezzazole, già appartenente al defunto Faustino Minelli, in procinto di cadere; con atto del notaio Giovannantonio “Ricchiedei”, il giorno seguente Salvino Grotti e Paolo Galvagno, “giudicenti di Pezzaze, con libertà del Consiglio di Valle”, circa la contesa tra il Comune di Pezzaze e Gian Antonio Sedaboni per il sentiero di “Bedole” sentenziano che il sentiero sopra la stalla ed il fienile “di Bedole sia levato, e posto per la corte della stalla, o tesotto tirando dentro tra la possessione della chiesa parrocchiale di Pezzaze, e quella del detto Sedabone”, così che il sentiero per due parti sia “in quello di detta chiesa, ed una parte in quello di esso Sedabone, e tirando dentro tra l'arativo, ed il lironivo, e dar capo, o fine in quello di Paolo Bregolo alla strada per dritta linea” (“Libro Consiglj H”, f. 148 e “in fine”).


DEBITI FACCHINI-SEDABONI
1659, giugno 9
A.S.B., Noralile Brescia, Richiedei Domenico, notaio in Lavone, filza 7217, ad diem.

Ser Gian Antonio fu Gian Maria Facchini di Pezzazole si trova debitore di Andrea Sedaboni per la somma di lire 97 planet, compresi tre “cavalli” di fieno; a sua volta il Sedaboni è debitore verso la scola di S. Rocco di Pezzaze. Il citato Facchini nel 1659 subentra al posto del suo creditore, assumendosene il debito verso la scola stessa.


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