GOCCE DI STORIA ( VERSIONE TESTUALE )UNA QUERELA RITIRATA
1682 luglio 5
Il signor Bernardino fu Taddeo Piardi di Pezzaze ritira ogni querela nei confronti del signor Andrea fu Bonomino Danese di Collio per una “archibuggiata” ricevuta e rinuncia anche spontaneamente a ricorrere in giudizio presso il Tribunale di Brescia. Presenti come testimoni davanti al notaio ci sono don Giacomo Filippo Ceresoli, rettore di Pezzoro, e don Bernardo Mora di Bagolino, capellano di S.Rocco di Pezzaze.
PER GIACOMONO MORZENTI, DETTO “VESCOVO”
1684 giugno 28
In data odierna muore messer Giacomino Morzenti, soprannominato “Vescovo”, originario “Tereni in Valle Scalvina”. Egli si trovava nella terra di Lavone “pro lignis coquendis”, cioè per far carbone di legna (èl poiàt ). Lascia questo mondo “gravi morbo oppressus”; il suo corpo, con licenza dei “Sindaci” di Lavone, viene riposto “in scolariorum sepulcro”, cioè nella tomba dei confratelli.
ENTRATE E USCITE PER LA CROCE D’ARGENTO DELLA CHIESA DI MONDARO
1685, maggio 11 – ottobre 31
Da alcuni documenti dell’Istituto Zilberti di Pezzaze risulta che la magnifica Compagnia del medolo “della Cossa” in data 11 maggio 1685,nelle mani di don Gregorio “Raggi”, cappellano della chiesa di S.Giovanni Battista di Mondato. Ha depositato 7 filippi e 5”gazette” per amor di Dio. Di S.Giovanni Battista,di S.Andrea e di S. Antonio di Padova, il cui culto era vivo nella predetta chiesa, al fine di comprare una croce d’argento; questi sono i nomi dei compartecipanti della detta Compagnia: Giacomo Bontacchio, Giacomo Facchinetti, Andrea “Rosi”, Apollonio fu Giorgio Richetti,Francesco fu Gian Pietro Zilberti e Bettino Bregoli, il primo dei quali ha assegnato due “sorti” e gli altri una “sorte” ciascuno. Il 28 maggio 1685 Nicolò Francesco Bertoni rilascia un ricevuta di lire 127 e soldi 5, avuti a titolo di caparra per realizzare una croce d’argento, Il 10 agosto seccessivo l’erede del fu Battista Piardi versa 5 ducatelli, pari a lire 26 e soldi 5, da spendere per la croce, mentre i reggenti della terra di Mondaro il 30 ottobre ricevono 5 scudi, corrispondenti a lire 20 e soldi 10, da destinare al pagamento della croce stessa; il medesimo 30 ottobre ai signori Bertoni si versano lire 233. Il 31 ottobre 1685 si cita un “biglietto” dei signori Bertoni da cui risulta una spesa di Berlingotti ossia lire 468 e soldi 4 per la croce; interessante è l’allegata riassuntiva degli offerenti, a fianco dei quali si indica l’elemosina versata:
la Compagnia del medolo della Cossa lire 65 e soldi 10
la Compagnia “Pesando” Speranza lire 30
messer Gian Pietro Gabrieli lire 23
Apollonio fu Nicolò Richetti lire 9 e soldi 6
Bernardo Gabrieli lire 6 e soldi 17
la Compagnia del Forno lire 7
la Compagnia “Pesando” tramite ser Angelo Bregoli lire 15
il detto Bregoli lire 7
Bortolo Piardi e l’erede del defunto
Battistino Piardi “dipendenti di quelli” della
Terra di Mondaro lire 79 e soldi 17
la Compagnia “ di poadi” lire 3 e soldi 12
Benedetto Zilberti lire 4 e soldi 14
mastro Carlo “Cominello” lire 21
il ricavato dalle”carità vechie vene” dato caparra lire 127 e soldi 5
Lorenzo Bregoli lire 5
la Compagnia Vajados lire 18 e soldi 12
la Compagnis Megua lire 6 e soldi 4
“levate di Capitale” lire 93
gli eredi del defunto Piero Bregoli tramite
il signor Domenico Richiedei lire 121 e soldi 19
ser Bono Piardi Bonas lire 6 e soldi 4
il Piardi già massaro per il resto del vitto lire 14 e soldi 6
Valerio Sedaboni per il conto della sagrestia lire 70
La somma totale è indicata in lire 735 e soldi 12
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