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Il Sindaco Michele Gussago |
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Il vice sindaco Paolo Pagani |
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Nell'area ex-Nastro verrà realizzato il Parco Urbano, con recupero dei vecchi capannoncini e della palazzina Liberty, dove troveranno spazio il Centro-Giovani e la Galleria Civica, in un'area di circa 20.000 mq. di cui 16.000 a verde.
È la fase conclusiva del recupero delle aree industriali dimesse, che ridisegnerà gli spazi
centrali del Comune, superando la barriera tra Centro Storico e Fiume.
Al termine dei lavori saranno decine di migliaia di metri quadrati le aree restituite alla
collettività, aree un tempo private.
Già oggi una parte di queste aree sono fruibili come piazze, strade, parcheggi, pista
ciclopedonale lungoMella, verde di compensazione, con un deciso miglioramento in termini di paesaggio urbano, servizi pubblici e decongestionamento del traffico.
Il Parco Urbano completerà il disegno come grande polmone di socializzazione, aggregazione e svago nel cuore del paese.
Una parte delle opere (Parco e recupero dei capannoncini), per un valore di circa 1.550.000 Euro è a carico del privato lottizzante, al quale il Comune ha consegnato il progetto preliminare. I lavori, previa approvazione da parte del Comune del progetto esecutivo, termineranno non oltre settembre-ottobre 2008.
Si è definita anche, dopo un lungo e proficuo confronto con la Soprintendenza, la soluzione per l'area ex-Cornelle, dove troverà ubicazione un comparto artigianale-industriale. Rispetto alla prima ipotesi progettuale, c'è una nuova impostazione edilizia e architettonica, con riduzione dell'altezza da 12 a 9 e 7,50 metri, ridisegno delle facciate, riduzione di circa il 30% della superficie lorda di pavimento, con un deciso miglioramento in termini di impatto ambientale e di qualità architettonica.
Data la tipologia edilizia nel comparto potranno trovare ubicazione anche spazi commerciali, esclusivamente di vicinato e di media dimensione (per un totale di mq. 1800 su 14.000), senza alcuna possibilità di accorpamento tra gli stessi e pertanto è esclusa l'ubicazione di qualsivoglia supermerato.
Davanti all'immobile (arretrato di oltre 30 metri dal Mella) si estenderà una vasta area di
standard, con verde, piantumazioni e pista ciclopedonale.
In questo modo gli standard pubblici complessivi dei due comparti sono addirittura superiori di 27.000 mq che erano quelli originari previsti dalla prima ubicazione del Parco nell'area Cornelle.
Quindi lo scambio delle aree (Parco di qua dal Mella, area artigianale di là) ha comportato un aumento delle aree a destinazione pubblica e non una loro riduzione.
La vicenda dell'intervento edilizio ex-Mace in Via XXV Aprile è stata oggetto di polemica politica e, quindi, l’Amministrazione comunale, sempre nel corso della stessa conferenza stampa, ha ritenuto opportuno rendere pubblica la soluzione perseguita, che si è perfezionata nelle scorse settimane, con una proposta definitiva da parte del Comune.
La questione riguarda un Piano di Recupero e di qualificazione urbana in Via XXV Aprile.
Il Piano, e relativa convenzione urbanistica, prevede la realizzazione di una palazzina, con demolizione di volumi esistenti fuori terra e interrati, nonché consistenti opere di urbanizzazione (rifacimento marciapiedi su tutta Via XXV Aprile, illuminazione, parcheggi, sistemazione a verde).
Il Piano di recupero deve essere completato entro il Settembre 2009.
Ad oggi è stata realizzata la palazzina, sono stati demoliti i volume fuori terra e sono pressoché ultimate le opere di urbanizzazione, con un deciso miglioramento rispetto alla situazione preesistente.
A seguito di una comunicazione di fine lavori da parte della ditta, l'ufficio Tecnico ha segnalato la difformità dal progetto convenzionato, in quanto non erano ancora stati demoliti i volumi interrati.
I privati hanno, quindi, richiesto la trasformazione dei volumi interrati in garages pertinenziali ad alloggi, ai sensi della Legge 122 del 1989 (Legge Tognoli).
Tale trasformazione era ed è possibile perché la Tognoli va in deroga al Piano regolatore e quindi va in deroga anche al parametro della tutela del verde profondo (per soddisfare il quale era prevista la demolizione dei volumi interrati).
Tuttavia il Comune ha fatto valere il suo diritto di sottoscrittore di una convenzione e ha richiesto, al fine della trasformazione degli interrati in garages, la stipula di una nuova convenzione che, a fronte della trasformazione, garantisse un adeguato riconoscimento dell'interesse pubblico e nuovi oneri a carico dei privati.
Questo anche perché garages interrati (alla scadenza del 2009) potrebbero essere, comunque, realizzati senza convenzione e senza alcun onere per il privato (con o senza demolizione dell'esistente secondo la conclusione negativa o positiva di un eventuale contenzioso amministrativo).
In questo contesto la nuova convenzione richiesta dal Comune prevede che i privati:
1. cedano gratuitamente l'area necessaria e realizzino a proprie spese 4 nuovi parcheggi pubblici lungo Via Roma (con conseguente chiusura di un passo carraio) per una spesa complessiva di circa Euro 14.000, migliorando ulteriormente la situazione dei parcheggi;
2. versino al Comune una compensazione di Euro 90 ogni metro quadrato di verde profondo mancante per un totale di circa Euro 30.000.
La soluzione è, quindi, onerosa per i privati, equa e rispettosa dell'interesse pubblico e risponde anche all'esigenza di dotare di garages alloggi che ne sono sprovvisti.
Ciò dimostra che il Comune vuoi salvaguardare l'interesse generale, facendo valere tutte le sue prerogative. Non siamo di fronte ad una sanatoria di un abuso, ma ad una nuova convenzione che prevede si un intervento, comunque possibile ma non previsto dalla convenzione originaria, a fronte, tuttavia, di un significativo vantaggio pubblico in termini di opere di urbanizzazione e di compensazione ambientale.
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