Da cacciatori a cacciatori ( VERSIONE TESTUALE )Il consapevole senso di responsabilità per le regole, il rispetto dell’ambiente che ci ospita e del lavoro degli agricoltori (i cui terreni ci troviamo spesso a percorrere) fanno parte anch’essi della straordinaria ricchezza della ruralità italiana. Ci ispiriamo a un prelievo corretto ed etico, che significa rispettare quelle regole non scritte della cultura venatoria che considera un bene prezioso il selvatico e la sua cattura e condanna i comportamenti irregolari di chiunque se ne rendesse responsabile. Etica e valori antichi, aggiornati a necessità e sensibilità moderne, da seguire e mettere in pratica, innalzando l’attenzione di tutto il “sistema caccia” – Istituzioni, associazionismo, ambiente e cacciatori compresi – che deve con sempre maggiore efficacia e puntualità preoccuparsi della tutela dell’ambiente e dell’arricchimento e conservazione del patrimonio faunistico, perché si possa fruire del diritto a un prelievo sostenibile. E dobbiamo migliorare ancora, per offrire ai tanti giovani sempre più occasioni di incontro e di riscoperta dei valori della caccia e nella promozione e diffusione cui è impegnata la FENAVERI e con lei il CNCN perché la caccia, arte antica e insieme moderna, riconquisti nella società il ruolo e il rispetto che merita. Possiamo farcela: ci sono segnali positivi e diffusi di miglioramento di un rapporto critico non solo in Italia, ma anche in altri Paesi europei. Facciamo più forte di idee e di energie la Face, la nostra squadra internazionale. L’attenzione e il senso di responsabilità saranno l’anima della nuova FENAVERI, da cui dovrà scaturire una capacità di proposte a tutti i livelli, con una voce sola a nome di associazioni che rappresentano la maggioranza dei cacciatori italiani, che ci permetta di veder ufficializzato quel ruolo di partner impegnati con altri nella tutela e nel governo della straordinaria ricchezza della ruralità italiana, fatta di tanti borghi, piccoli comuni di tanti poderi e di fattorie sparse nella campagna del Bel Paese. Ancora troppo spesso un ruolo che viene oscurato dalla superficialità di un approccio mediatico salottiero al tema, che nega l’evidenza del valore che diamo al paesaggio, ai boschi, all’economia del “made in Italy” con le tante produzioni legate alla caccia.
Ma oggi non è il momento delle polemiche. Mettiamo da parte le amarezze, dunque, e prepariamoci a vivere con consapevolezza questa nuova apertura. Lo facciamo portando nel cuore il dramma che il terremoto ha portato a terre e comunità significative del nostro Appennino e per inviare il messaggio che quei paesi tornino a “vivere” presto. Questa giornata sia anche un gesto di affetto ai tanti amici cacciatori e non solo, di quelle zone.
Da cacciatori a cacciatori, un sentito “In bocca al lupo!”. (http://www.federcaccia.org)
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