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venerdì 22 novembre 2024 | 09:15
 Edizione del 19/09/2016
 
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Impianti alimentati da fonti rinnovabili
Dallo scorso mese di agosto non si possono installare e manutenere impianti alimentati a fonti rinnovabili se il responsabile tecnico di un’impresa della termoidraulica ed elettrica non ha partecipato al corso obbligatorio previsto dalla norma
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Impianti alimentati da fonti rinnovabili
( VERSIONE TESTUALE )

È questa la sintesi della situazione che denuncia l’Associazione Artigiani. Infatti in occasione della seduta tenutasi in Regione Lombardia, presente il vice Direttore dell’Associazione Artigiani Paolo Carrera per conto di Casartigiani, è stato ribadito che non vi è alcuno spiraglio rispetto a proroghe o istanze avanzate dalle Associazioni che consentano di rimandare il termine fissato al 3 agosto di quest’anno dal D.to L.vo 28/2011 (e sue successive modifiche). “Una situazione quantomeno paradossale – afferma Francesco Gabrielli direttore dell’Associazione Artigiani - perché il decreto legislativo fissava al 31.12.2013 il termine entro il quale le Regioni si sarebbero dovute attivare per definire i programmi specifici di formazione, termine successivamente spostato al 31.12.2016. Regione Lombardia, unitamente pur in tempi diversi a sole altre tre regioni, ha definito detti programmi ad ottobre del 2015.
Ed ora, nonostante le disparità che di fatto vi sono sul territorio nazionale, il Ministero afferma, seppur in una dichiarazione informale, che non è previsto alcuno spostamento del provvedimento. La nostra Associazione - prosegue Gabrielli - fin dai primi mesi dell’anno ha attivato i corsi attraverso l’ente formativo accreditato confederale (Iriapa) ma nonostante l’impegno profuso tantissimi responsabili tecnici non hanno ancora adempiuto a questo obbligo. Ricordiamo infatti che senza la partecipazione a questo aggiornamento obbligatorio per il Responsabile tecnico dell’impresa – ovvero il soggetto che deve avere i requisiti per cui un’impresa è abilitata a svolgere un lavoro nel settore delle fonti rinnovabili (biomasse per uso energetico, le pompe di calore per riscaldamento, la refrigerazione e produzione di acqua calda per sanitari, i sistemi solari termici nel settore della termoidraulica e sistemi fotovoltaici e fototermoelettrici nel settore elettrico), non potranno più lavorare in questi ambiti se non dimostrano che il responsabile tecnico dell’impresa abbia partecipato al momento formativo validato dalla Regione per il tramite degli enti formativi accreditati come il nostro. Un danno enorme per il settore e soprattutto per gli installatori e manutentori che non hanno ottemperato per tempo. Un invito quindi agli artigiani del settore a rivolgersi con premura presso i nostri uffici al fine di prenotare la partecipazione ai corsi che prevediamo nelle sessioni autunnali”.

Si pensi infatti che a fronte di circa 26.000 imprese stimate in Lombardia dei due settori interessate alla formazione del loro responsabile tecnico, ad oggi risulta che sono 5.600 i responsabili tecnici che hanno partecipato al momento formativo. “Casartigiani, per voce del nostro Paolo Carrera al tavolo Regionale, ha stigmatizzato con forza il fatto che non possano essere imputate alle sole imprese le inadeguatezze di un sistema che vede peraltro solo la Lombardia essere virtuosa rispetto ad un provvedimento nazionale, generando di fatto una disparità fra installatori del territorio regionale rispetto ad altri che non hanno una norma regionale di riferimento che gli dica cosa devono fare”.


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