Allarme autoscuole ( VERSIONE TESTUALE )Il nostro discorso parte dalle notizie che giungono dalla Motorizzazione civile di Brescia: collaudi e revisioni, sedute d’esame di guida in numero crescente ed un organico ormai probabilmente, a quanto pare, non adeguato. E il direttore Lorenzo Loreto, a Brescia dalla scorsa primavera, sembra proprio non riuscire a dare svolta positiva alla situazione…
Il nostro discorso arriva alle autoscuole che subiscono ormai da troppo tempo le conseguenze di questa situazione in maniera diretta e rischiano di non più offrire un servizio adeguato o quanto meno sicuramente si prendono a carico ogni tipo di responsabilità nei confronti dei diretti interessati, coloro che la patente la vogliono ottenere.
Siamo andati a Tavernole, all’Autoscuola “2 Valli” diretta da Sandro Lombardi coadiuvato da Camilla Lombardi e dall’impiegata-segretaria Elena Tavelli. Ed anche qui, come altrove, la situazione lavorativa comporta tanti disagi e tante preoccupazioni, pur in presenza di un numero sempre stabile, se non in aumento, di persone che s’iscrivono ai corsi per saper guidare un motorino, una moto, un’automobile o altro mezzo di locomozione.
Le revisioni patenti sono in arretrato, le lettere di azzeramento punti della patente anche, i duplicati devono recuperare mesi di tempo e l’iscrizione all’Albo degli autotrasportatori non facilita certo il lavoro dei camionista: è questa una parte del coro delle giuste e doverose lamentele che giungono anche da Tavernole per disfunzioni che non dipendono assolutamente dalle singole autoscuole. E diciamo in particolare degli esami di guida: i tempi di attesa si avvicinano oramai ai quattro mesi dal rilascio del foglio rosa. Il nuovo sistema di calendari trimestrali messo in atto dalla direzione provinciale assegna un numero di posti a ciascuna autoscuola, ma il calendario non tiene nemmeno conto dei bocciati, e quindi il rischio che il foglio rosa scada e il candidato debba rifarlo a sue spese è ampiamente probabile e realistico. E il malumore verso chi va? Non certo verso la Motorizzazione civile di Brescia, ma direttamente verso il titolare e gli impiegati della singola autoscuola. E Tavernole non fa certo differenza.
Che fare? Non semplice dirlo o proporlo anche alla Motorizzazione civile di Brescia, pur ricordando doverosamente che il Ministero non ha certo tenuto conto delle reali esigenze della stessa Motorizzazione rispetto al personale in continua discesa numerica anche a Brescia e che quindi, se in ogni caso non ben o meglio organizzato, rischia di penalizzare ulteriormente in primo luogo le autoscuole che sono quotidianamente a diretto confronto con i possibili futuri neo - patentati.(p.g.)
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