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Momenti delle premiazioni |
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Un modo per stare insieme, anche se a volte non sempre impeccabilmente, un motivo per giocare, per divertirsi e per non dimenticare chi in questi anni è stato in mezzo a noi e prematuramente ci ha lasciato.
Si, perché il torneo era intitolato ad un amico, Gabriele Gipponi, che con la sua presenza - lui cucinava lo spiedo - aveva contribuito a gettare le basi per l’inizio della Sagra a Mondaro.
È il gioco del pallone, che fa tifare anche chi, come me, di calcio se ne intende poco o niente, che ti fa parteggiare per figli amici o parenti vari che si cimentano in calzoncini seppur con qualche chiletto in più.
Ma alla fine vince la tenacia, la voglia infinita di mettersi in gioco, di dare il massimo, e in questo torneo, chi vince sono gli “OVER 40”, con l’aiutino di qualche gambetta più giovane…
Una squadra, la vincitrice, formata da “giovani signori” che hanno spento qualche candelina, che hanno qualche filo d’argento tra i capelli, ma che a pallone sanno ancora giocare.
E il tifo si spreca. La soddisfazione di chi partecipa al torneo è grande. Lo spettacolo pure.
E speriamo che si continui così perché per stare insieme ci vuole poco e per essere amici ancora meno.
Silvia Filippi |