GOCCE DI STORIA ( VERSIONE TESTUALE )Per il “Santelo della Segua “
1740 aprile 29
Cristoforo Richiedei si fa portavoce nel Consiglio comunale della richiesta di alcuni devoti lavonesi che “vorrebbero rinnovare l Santelo della Segua sopra Lavone et allargarlo” la licenza viene concessa con voto unanime.
La “ Veneranda Compagnia della Misericordia”
1743 agosto 25
Il Signor Ludovico Porteri, Eletto dalla Veneranda Compagnia della Misericordia de poveri prigionierj” , chiede un’elemosina al Comune; gli viene concessa la somma di lire 10 piccole.
Per gli abusi dei forestieri
1742 marzo 4
Poiché viene rilevato da parte del Consiglio “un abuso grande “ da parte dei forestieri, i quali non pagano “le gabelle imposte” come rimedio viene dato incarico ai consoli perché ordino a tutti i forestieri di produrre entro un mese, idonea fideussione, “giusto la forma de Statuti.
Alcune assi di abete per l’oratorio
di S.Giovanni Battista di Mondaro
1742 aprile 22
I “Sindaci” del “Venerando Oratorio” di S.Giovanni Battista di Mondaro chiedono in prestito al Consiglio “assi tre o quattro di avez,cioè di abete, “che si ritrovano sopra la Casa di Comune” gli amministratori acconsentono.
Due noti piromani
1742 luglio 8 e 15
Viene reso noto che il giorno 8 luglio 1742 i fratelli Carlo e Luigi “Scurrj “ hanno incendiato “un bosco di monte” in località Pesareto “passato il Tavernino”, il Consiglio il 15 luglio successivo ordina ai piromani larifusione del danno arrecato.
Venezia batte cassa
1742 settembre
Il Serenissimo Principe, cioè il doge di Venezia, con un proclama datato 4 settembre 1742, sollecita i governanti di Pezzaze affinchè versino “le quattro annate anticipate di Limitatione”. Il Consiglio comunale perciò il 21 settembre seguente concede facoltà ai consoli Andrea Bordogni e Cristoforo Richiedei,di ricercare in primo luogo il danaro riscuotendolo dai debitori del Comune e poi “da qualunque altra persona o luogo Pio”, utilizzando tutti gli strumenti” col maggior vantaggio possibile del Comune.
Per una fornace di calce
1743 dicembre 28
Viene chiesto da “Magistro Giacomo Sedaboni per ordine del Signor Lodovico Butio speciale in Bovegno di poter far una calchera in Bagneno nelli Barcoli” Lo stesso si impegna a pagare per eventuali danni arreati al Comune; la licenza viene concessa all’unanimità, con la condizione di devolvere l’eventuale risarcimento all “ chiesa della Beata Vergine Maria della croce.
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