Il classico appuntamento estivo ha visto però, almeno per quest’anno, una novità. L’Amministrazione comunale ha deciso di venire incontro più proficuamente alle esigenze dei cittadini e discutere con loro di tutti i problemi e dei progetti che si stanno portando avanti e per i quali si sta cercando una valida soluzione. È stata la volta proprio della frazione di Sant’Apollonio che, nella serata di mercoledì 27 giugno, ha visto la sala Convegni (adiacente alla chiesa) gremita di gente che poteva confrontarsi realmente con le scelte dei propri rappresentanti. In particolare, durante l’evento, si sono rese protagoniste le donne, che hanno posto diversi quesiti all’Amministrazione, rappresentata dal primo cittadino, Silvano Corli, e dagli Assessori all’Istruzione, al Bilancio e ai Lavori pubblici, rispettivamente guidati da Martina Stella Zani, Marcella Pezzola e Sandro Pasotti. I temi trattati durante la discussione sono spaziati dalle strutture in via di progettazione, ai difetti di alcune vie di comunicazione, fino al problema ormai persistente dell’acqua, per terminare con problemi relativi alla famiglia e all’educazione. Per quanto riguarda i progetti da adottare, è stata presa in riferimento la bozza per l’edificazione su Piazza Paolo VI (distante pochi metri dalla chiesa). Secondo il progetto, che era stato già valutato durante l’Amministrazione Facchinetti, si prevedeva la costruzione di garage e parcheggi sotterranei, oltre ad uno spazio commerciale a livello terreno. Il sindaco attuale ha elogiato questo disegno, proprio perché permetterebbe maggiori punti d’integrazione per i giovani e non solo un parcheggio di veicoli. Il progetto, ancora in fase di stallo, è stato valutato, però, negativamente da parte di alcuni cittadini che si sono riuniti in un comitato. Un altro problema fondamentale è stato quello dell’acqua. In questo caso i cittadini presenti al convegno hanno chiesto soprattutto un maggior potenziamento della rete idrica che in questo momento subisce delle perdite. Tra le questioni sociali discusse si sono riscontrate delle difficoltà nell’educazione dei giovani e dei problemi nella loro integrazione. Di questo messaggio si è fatto portavoce, in particolare, don Tino Bergamaschi, parroco della frazione, che ha sollecitato anche nella presenza di maggiori strutture sportive e ricreative. Infine, si è parlato anche della Val de Put e della sua futura funzione. L’area, che conta un’ampiezza parti a 37mila metri quadrati, attualmente sarebbe destinata in parte alla costruzione di un campo da rugby (19mila mq) e ad altri parchi. Ultimo elemento è stato la richiesta da parte degli stessi cittadini di svolgere più spesso queste discussioni, nel corso delle quali i residenti si pongano come protagonisti.
Fabio Zizzo |