GOCCE DI STORIA ( VERSIONE TESTUALE )PER IL FORNO DA FERRO DI REBECCO
1749 marzo 20
Francesco Amadini fu Andrea di Lavone, abitante a Tavernole, vende a Francesco Morandi di Lodrino “ore quindici di campana del corpo de quarti vinti del Forno da ferro detto di Rebecco”, nelle pertinenze di Lavone; un piccolo carbonile “con venale avanti del discargadore situato entro le aggiacenze del forno medesimo”; cui confina a mezzodì Lodovico Porteri “ mediante strada comunale”,a ocest masto Domenico Porteri, a nord la “ strada tendente verso la camara” del forno stesso; buona parte del forno detto il Caneprale esistente nelle “ aggiacenze” del forno predetto, cui ad est confina “ la fabrica del pestaloppo in detto Forno, a mezzo dì la seriola inserviente a detto pestaloppo, a sera strada tendente inverso alli venali vicino al fiume Mella, a monte altra seriola” e infine “ un venaletto posto sopra il Forno di Tavernole cioè il secondo nella strada che dal ponticello sopra del Mella tende inverso al Forno sudetto”, compresi i diritti, ragioni, azioni,servitù” commodi, e beneficj in qualunque modo appartenenti” ai beni posti in vendita il cui prezzo è fissato in piccole lire 350,immediatamente versate dal compratore. L’atto è rogato in Brozzo, nella casa di Bono Foresti.
UNA STRADA PER ANDARE “ ALLI MEDOLI MATTI”
1749 aprile 13
In Consiglio comunale si presenta “Magistro Giacomo Gabrieli, quale hà fatto instanza che sia aggiustata la strada nelle Megue di sopra il ponte per andare alli medoli Matti affinedi poter passare con il carbone; a maggioranza la richiesta viene accolta.
PER LA “SERIOLA” DEL MULINO DI LAVONE
1750 dicembre 22
Viene richiesto al Comune di provvedere all’allargamento della “Ceriola del Molino di Lavone, di sopra il ponte, appresso la Travada affine che l’aqua possa fare il suo Camino senza lasciare il vaso nel principio della Ceriola appresso il mantello. Il Consiglio delibera di provvedere “col cavare la pietra” ad allargare detto “vaso” per rendere più scorrevole il cammino dell’acqua.
PROCLAMA IN MATERIA DI UCELLARE
1752 febbraio 27
Il 27 febbraio 1752 viene pubblicato il proclama, datato 22 gennaio 1751 “ in materia de uccellare, che proibiscie uccider uccelli dal di primo di Quaresima in sino l’ultimo di Luio.
PER LA STRADA DISASTROSA DI ETO
1752 agosto 29
Pretendea la Terra di Etto che la Comunità di Pezzazeperfezionasse la strada che va a detta Terra per esser disastrosa. Negava il Comune di ciò fare, e però contestasi la pendenza avanti il Sindaco di Valle.
UNA MORTE ACCIDENTALE
1756 marzo 3
Un certo “Mancino quondam (fu) Altro bregoli” di anni 30, perde la vita a Pezzaze perché colpito da un sasso.
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