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La proposta è dell'assessore in Loggia alla Partecipazione, Claudio Bragaglio, per avviare uno ‘svecchiamento’ delle regole con un piano finalizzato alla riduzione degli organi decentrati, le Circoscrizioni, appunto, prima della tornata elettorale del 2008.
Della proposta ne ha discusso la Giunta che l'ha approvata. La riduzione da nove a cinque Circoscrizioni comporterebbe una riduzione dei costi politici del 43%, e dei costi amministrativi del 25%. Queste risorse, secondo Bragaglio, potrebbero essere girate a favore dei servizi di base per i cittadini.
Ora, verificati i problemi tecnici, la palla passa alla politica. L'approvazione dei nuovi confini da parte del Consiglio comunale dovrebbe avvenire già nel prossimo, per permettere l'attuazione del piano entro marzo 2008. Prima, però, l'iter burocratico prevede un passaggio nei Consigli di circoscrizione ed un varo ufficiale dalla Giunta.
Visti i tempi molto stretti, l'assessore auspica un avvio rapido della discussione e del confronto sulla proposta organica di riduzione. Una speranza, la sua, che prende forza dal consenso bipartisan finora ottenuto.
E c'è già un commento che si coglie in piazza Loggia fra il gruppo di pensionati che vi si ritrovano e sono del parere che la riduzione dei costi politici del 43%, e dei costi amministrativi del 25% non può essere posta a motivo della operazione. Se c'è da trovar soldi per il "sociale" si riducano i privilegi delle consulenze elargite anche quando non c’è bisogno e di progetti inutili atti a sopperire il non lavoro degli addetti all’ordinario. Si vuole ricavare una barca di soldi sempre per il sociale? Benissimo! Una combriccola di società partecipate uguali e multiple possono benissimo essere fuse risparmiando virtuosamente e non regalando soldi a posizioni politiche. Sono voci di popolo, colte in piazza, significative comunque per insinuare il quesito: anche Brescia ha una sua "Casta" come ha dimostrato l'inchiesta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (edizioni Rizzoli) che mette a nudo privilegi e prebende della classe dirigente italiana? (f.pio.)
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