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Il documento predisposto congiuntamente dagli Assessori all’Ambiente delle Province di Brescia Enrico Mattinzoli, di Verona Luca Coletto, di Mantova Giorgio Rebuschi e dal Sindaco di Peschiera del Garda Sen. Umberto Chincarini, è finalizzato a concertare le azioni amministrative al fine di conseguire, attraverso la ricerca del contributo fattivo delle Regioni Lombardia, Veneto e della Provincia Autonoma di Trento, i seguenti obiettivi:
il completamento del percorso della Commissione per la regolazione dei livelli del Lago di Garda, giungendo alla revisione della Regola suddetta secondo modalità che tengano conto delle esigenze sia dei portatori di interesse di monte sia di quelli di valle;
il completamento della realizzazione degli interventi sul sistema di collettamento e depurazione che raccoglie le acque reflue urbane del medio e del basso Garda e che fa capo al depuratore di Peschiera del Garda, valutando la possibilità della diversione dell’attuale scarico;
l’istituzione di una cabina di regia per il coordinamento delle azioni inerenti l’uso e la tutela delle acque, ivi compresi gli interventi di gestione dei canneti del Garda a degli attracchi lacuali gardesani, nonché la sicurezza del Sistema Garda-Sarca-Mincio-Laghi di Mantova, valutando la possibilità di adottare modalità di concertazione basate sullo strumento del “Contratto di fiume”;
la diffusione della cultura ambientale mediante il sostegno di un programma di educazione ambientale nelle scuole localizzate nel bacino Garda-Sarca-Mincio.
L’elevata competizione per l’uso della risorsa acqua influisce, in particolare, sulle caratteristiche quali-quantitative del Lago di Garda, del fiume Mincio e dei Laghi di Mantova.Tale competizione - commenta Mattinzoli - è strettamente correlata agli usi multipli (produzione di energia, turistico/ricreativo, ecologico/ambientale, irriguo, navigazione, potabile, etc.) cui e soggetta la risorsa idrica, sia a monte dello sbarramento di Salienze, sia a valle.
Il Lago di Garda, il primo per estensione e volume dei grandi laghi alpini, è sottoposto ad un’intensa e crescente pressione antropica, specie lungo la fascia perilacuale, dove è concentrata la maggior parte delle attività turistico/ricreative e ciò, assieme alla condizione di rara circolazione completa delle acque, ha determinato il passaggio della condizione di piena oligotrofia degli anni ’70, alla situazione di oligo-mesotrofia, stato in cui il lago si trova ormai da un decennio;
nel territorio comunale di Peschiera del Garda è collocato l’omonimo depuratore che costituisce il sistema di trattamento al quale convergono gran parte delle acque reflue urbane prodotte dai comuni rivieraschi del Gara; i reflui sono raccolti tramite un collettore fognario circumlacuale, integrato da un tratto sottolacuale, nel quale confluiscono le reti fognarie dei singoli comuni; lo scarico dell’impianto avviene di norma nel canale Seriosa di Valeggio che si immette nel fiume Mincio immediatamente a valle dello sbarramento di Salienze.
L’accordo sottoscritto è stato inoltre occasione per ricordare gli interventi che l’AATO della Provincia di Brescia (trasformatosi recentemente in Consorzio) ha programmato nella zona del Garda, investimenti complessivi di 116 milioni di Euro, risorse che verranno impiegate nel potenziamento delle reti acquedottistiche e nelle opere di collettamento e depurazione, di cui circa 22 milioni di Euro per il solo depuratore di Peschiera (15,3 milioni di Euro già stanziati e 6,5 milioni di Euro programmati nel piano d’ambito).
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