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Piazza Paolo VI è l’area di Sant’Apollonio posta a pochi passi dalla Chiesa parrocchiale, e sarà, forse, un referendum a decidere se costruire o no su questa zona, ora adibita a parcheggi. L’ultima seduta del Consiglio comunale ha nominato una commissione che valuterà la possibilità di istituire una votazione per scegliere del destino di quella che è a tutti nota come “Piazza rossa”. La possibilità di un referendum è stata di fatto resa possibile da Angiolino Seneci ed Enzo Bonetti, dei Ds, che hanno raggiunto le 180 firme necessarie per chiedere questa forma di votazione. Lo stesso Comitato ha fatto presente che nei prossimi giorni incontrerà il sindaco, Silvano Corli, per chiedergli quest’alternativa e sensibilizzerà lo stesso primo cittadino nel non acquistare una zona pari a 120mila euro. La piazza, infatti, secondo la stessa associazione, nel caso in cui venisse edificata, porterebbe un segnale negativo per la civiltà valgobbina e comporterebbe la mancanza di idee da parte dell’Amministrazione verso una delle zone più frequentate. L’iniziativa è stata attuata in collaborazione con An, Lega, Rifondazione Comunista e Forza Italia e attende il via libera da parte della commissione e, quindi, del Consiglio comunale. Se il quesito verrà approvato, si dovrà procedere alla raccolta di 1600 firme per confermare lo stesso referendum. Oggetto della consultazione sarà la non cementificazione di piazza Paolo VI. L’idea dell’Amministrazione è quella di costruire delle strutture commerciali con parcheggi sia a livello del terreno, che sotterranei e creare una cornice legata alla frequentazione dei giovani. Secondo il comitato, questo progetto tenderebbe a ridurre gli spazi pubblici e diminuirebbe i parcheggi attualmente esistenti, oltre all’obbligatoria soppressione del mercato rionale del venerdì. Per questo motivo si è mosso anche Ignazio Gagliardi, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale dei Venditori Ambulanti, che ha richiesto un colloquio con l’Amministrazione comunale per avere maggiori dettagli sul progetto. L’Amministrazione tende a ribadire che l’obiettivo è quello di rendere la piazza un vero spazio urbano, che possa indurre alla frequentazione e all’aggregazione, e non ad un semplice ritrovo di automobili.
Fabio Zizzo |