Insieme per il futuro ( VERSIONE TESTUALE )Di che si tratta?
“Da mesi tentiamo invano di chiedere che i consiglieri di maggioranza si esprimano relativamente alla condotta del Sindaco su di una determinata problematica: di tutta risposta abbiamo fino ad ora ricevuto dinieghi e, cosa ancor più grave, perpetrate violazioni delle norme che stabiliscono i diritti della minoranza sancite dal TUEL”.
Potete spiegare meglio la questione?
“Su una questione privata (come certificato da apposita documentazione) il Sindaco si è arrogato il diritto di procedere con una denuncia per presunti reati di natura penale nei confronti di un consigliere di minoranza. La gravità del gesto nasce dal fatto che egli ha proceduto in tal senso qualificandosi come primo cittadino nel pieno delle proprie funzioni senza chiedere autorizzazione alcuna alla Giunta che presiede (come si deve fare in questi casi) né quantomeno avvisare preventivamente i consiglieri. Quest’azione è tanto più grave per il fatto che il primo cittadino, così facendo, ha esposto il Comune di Tavernole ad un possibile procedimento penale dai risvolti imprevisti con chiare spese processuali eventualmente da supportare che avrebbero potuto riversarsi sulle casse comunali. L’illegittimità della denuncia nasce dal fatto che non si è trattato di una questione di natura pubblica, relativamente a beni o a interessi del Comune, ma di una problematica di stretta natura privata che nulla aveva a che fare con le questioni comunali.
Approfittare della carica di Sindaco per forzare la mano e dare maggior peso alla denuncia effettuata è un comportamento che noi ipotizziamo possa essere considerato come un chiaro abuso della posizione e della carica che egli ricopre. Per tale motivo, chiediamo da mesi che il Consiglio Comunale si esprima riguardo a questa condotta scellerata. Purtroppo, senza alcun risultato”.
Ci risulta però che siano stati fatti almeno due Consigli nei quali la questione era stata posta in evidenza.
“Certamente. Dopo numerose rifiuti e violazioni del TUEL anche sulle tempistiche di convocazione ci siamo rivolti alla Prefettura che ha imposto al Sindaco la convocazione. In un’occasione però Sindaco e Segretario si sono addirittura rifiutati di porre in votazione il punto all’ordine del giorno in quanto, secondo quanto dichiarato, “non si capiva quale fosse il fine”. Nonostante la nostra insistenza non fu eseguito quell’ordine del giorno, rifiutandoci la messa in votazione. A rafforzare la cosa l’intera maggioranza uscì dall’aula invalidando in ogni caso il Consiglio Comunale. In un’altra occasione, dopo aver accettato l’ordine del giorno, s’inventarono, seduta stante, una delirante istanza di invalidazione che rendeva nullo il punto da noi presentato. In un’ultima occasione, addirittura, dopo averli diffidati attraverso la Prefettura e quindi costretti a riconvocare un Consiglio Comunale, per mettere in atto quello che da mesi andavamo chiedendo, il Sindaco ha pensato bene di fare il furbo e convocare il Consiglio Comunale di venerdì alle ore 10:30. In un giorno feriale ed orario lavorativo! Una convocazione vergognosa! Risultato: della maggioranza su 8 consiglieri erano presenti 2 più il Sindaco con l’unico risultato di invalidare la seduta”.
Alla luce di tutto questo che intendete fare?
“Innanzitutto, portare a conoscenza dei mass-media questo vergognoso ed illegittimo comportamento che un rappresentante dello Stato non dovrebbe mettere certamente in atto. A rafforzare la bontà della nostra dichiarazione sta la conclusione giuridica della vicenda: il pubblico ministero che ha indagato a riguardo ha stabilito come la questione fosse esclusivamente di natura privata e che i presunti reati per i quali il Sindaco aveva denunciato il consigliere non avevano motivo di esistere. La denuncia pertanto è stata archiviata dal giudice con la seguente motivazione: “IL FATTO NON SUSSISTE”. Un’ulteriore prova della strumentale azione effettuata dal primo cittadino. Noi riteniamo che un Sindaco che si comporta in tale modo, debba assumersi la piena responsabilità di ciò che ha fatto. Nel suo comportamento, ove ha rischiato di trascinare l’intero Comune in un procedimento penale, c’è del dolo. Da alcuni documenti protocollati si evince come egli fosse perfettamente a conoscenza dell’intera questione e della natura della stessa. Nonostante questo, ha preferito porre in atto il suo progetto con il chiaro obiettivo di denigrare e gettare fango su di un consigliere peraltro ex Sindaco del Comune di Tavernole sul Mella. È nostra intenzione a questo punto procedere su due binari: con denuncia nelle opportune sedi per far si che il Sindaco si assuma la piena responsabilità e risponda delle sue azioni e con una importante decisione che stiamo valutando ovvero quella di procedere con un “Aventino” a tempo indeterminato in tutti i Consigli Comunali futuri. Ci rendiamo conto della portata e della gravità di questa scelta ma siamo determinati a lanciare un forte segnale affinché venga ristabilita la democrazia, il rispetto delle norme costantemente violate dal Sindaco e il ripristino dei diritti della minoranza consiliare fino ad oggi calpestati. Questa vicenda è infatti solo l’ultima in ordine cronologico che ha rappresentato tutta una serie di comportamenti scorretti e palesemente illegittimi atti solo ed esclusivamente a zittire la minoranza ed a screditarne i suoi componenti”. (red. ilvt)
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