Gocce di storia ( VERSIONE TESTUALE )LE FAMIGLIE LAVONESI NELL’ANNO 1585
1585 gennaio- dicembre
Nell’anno 1585 nel registro dei battesimo si trovano i cognomi dei seguenti ceppi famigliari.
Richiedei, che risulta il più presente in assoluto, tegotti, Sedaboni, “Trivelle”, Micheli, Fada, bernardelli, Gottardi, Porteri, e Balsaretti. Il personaggio più citato è tal “Ludovico Marescalco” della famiglia Richiedei.
Nel cordo degli anni anche Lavone, come Pezzaze, si arrichisce di presenze forestiere, che si integrano poco a poco con gli antichi originari.
PENA CON CHI SI TRATTIENE NEL MULINO CON DONNE
1596
A chi avrà l’ardire di entrare e trattenersi nel mulino senza legittima causa con donne, sia “donzelle” che maritate, sarà comminata la pena di mezzo scudo “per cadauno”, e per cadauna volta.
UN DIPINTO PER LA STALLA DEGLI ZILBERTI AI “RONCHI”
1623 settembre 12
Bertolino Zilberti nel suo ultimo testamento rogato dal notaio Benedetto Richiedei dispone che gli siano fatte celebrare le messe di S.Gregorio, assegna lire 4 di olio alla chiesa di S.Apollonio con lire 2 di cera per l’altare deò S.Rosario e lire 6 alla chiesa della Madonna della Croce di Savenone ed ordina che i suoi eredi “debbano far dipingere l’immagine de Santo Carlo et Santo Fermo al fienile seu stalla di essi Zilberti in contrada Ronchi in un quadro in termine de un anno.
UNA TRISTE STORIA
1646 agosto 25
Viene segnalata la morte di Maria Maddalena vedova di “Messer Zaicomo Porteri”, mentre si trova a Tavernole sul Mella in casa del signor “dottor Veneziano”, insieme con sua sorella, serva dello stesso dottore. Il decesso è dovuto ad un malanno cardiaco, causato da un furto subito in casa ad opera di ignoti.
PER IL PASSAGGIO DEI REALI D’UNGHERIA
1649 luglio
“Furono mandati da questo comune varj uomini a Brescia, e fatte spese per la venuta del Re, e Regina d’Ongaria, altre spese per loro passaggi in più volte.
FONDAZIONE DELLA MINIERA “DELL’ OLIVO “
1676 MARZO 29
I FRATELLI ED EREDI DEL FU Antonio Porteri di Lavone, insieme a Salvino Grotti e Antonio fu battista Minelli, loro “ Compartecipi” avendo comunicato fin dall’anno 1666 un’escavazione nella “Valle del Nasso” nelle proprietà di Battista Piardi “detto Catanino”, in territorio del comune di Pezzaze, decidono di “erigere,fondare ,costituire un medolo seu miniera ferrale” nel predetto territorio ,chiamandolo “medolo dell’olivo”. La predetta miniera viene divisa in tredici “sorti” due delle quali toccano a Salvino Grotti e Antonio Minelli (una per ciascuni), mentre le altre undici toccano agli eredi Porteri, in qualità di fondatori della stessa miniera..Ogni socio nell’impresa si impegna a concordare per la propria parte di spese, “in conformità de nostri statuti disponenti delle miniere da ferro” Assistono al rogito, come testimoni, Domenico e Lorenzo Porteri fu Giuseppe di Lavone.
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